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Marcucci, le elezioni, il fratello e il futuro del Carnevale: «Nessun rischio per i fondi»

di Simone Pierotti
Marcucci, le elezioni, il fratello e il futuro del Carnevale: «Nessun rischio per i fondi»

La presidente della Fondazione: «Chi è stato eletto farà il suo dovere. Come sorella di Andrea e come viareggina sono dispiaciuta: gli altri, adesso, avranno la responsabilità di portare avanti il suo lavoro»

28 settembre 2022
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Viareggio Il finanziamento ministeriale per il Carnevale di Viareggio previsto all’interno del Fus, il Fondo unico per lo spettacolo, rimarrà – sicuramente per quest’anno – anche dopo che uno dei suoi promotori, l’ormai ex senatore Andrea Marcucci, non è stato rieletto a Palazzo Madama.

A rassicurare tutti è la presidente della Fondazione Carnevale Marialina Marcucci – che dell’ex parlamentare dem è sorella – a due giorni dalle elezioni che hanno visto la vittoria della coalizione di centrodestra. La notizia è che, citando Marcucci, «sia il Fondo 1 che il Fondo 2 destinati ai carnevali italiani sono stati rifinanziati: ciò riguarda Viareggio nella misura rispettivamente di 90mila e 25mila euro». Questo perché quasi cinque anni fa – era il novembre 2017 – venne finalmente approvata la legge sullo spettacolo dal vivo che riconosceva i carnevali quale patrimonio culturale del Paese, con le carte in regola per ambire ai finanziamenti del Fus grazie all’interessamento dello stesso Marcucci e dell’allora senatrice viareggina del Pd Manuela Granaiola. Come dire: fintanto che a Roma c’era Andrea Marcucci come presidente della Commissione cultura, nessuno dubitava che il Carnevale di Viareggio potesse ricevere la sua quota – 51mila euro nel 2018, poi 90mila dall’anno successivo fino ai 115mila euro liquidati dodici mesi fa.

E ora? «Sono convinta che i tre parlamentari versiliesi eletti nelle liste del centrodestra, ovvero Deborah Bergamini, Elisa Montemagni e Riccardo Zucconi – prosegue Marialina Marcucci – sia quelli toscani che rappresenteranno il centrosinistra, e dunque l’opposizione, si faranno carico delle esigenze della Regione». Anzi, «sono sicura che se ne faranno promotori in continuità con il passato e che non considerino il Carnevale di Viareggio o il Festival Puccini eventi che non approvano». Naturalmente «come sorella di Andrea e come viareggina sono dispiaciuta: gli altri, adesso, avranno la responsabilità di portare avanti il suo lavoro».

Sull’operato del fratello, Marcucci ricorda che «quando venni chiamata a fare la presidente della Fondazione Carnevale, e si parla ormai di sei-sette anni fa, trovai che c’era già una forte attività per istituire il fondo dedicato: mio fratello e l’allora senatrice Granaiola lavorarono assieme con grande convinzione». Già nel 2013, in occasione delle elezioni amministrative, Granaiola aveva presentato un primo disegno di legge che prevedeva un fondo complessivo da tre milioni di euro per i carnevali italiani, di cui l’esatta metà sarebbe spettata a quello di Viareggio da solo. «Poi mio fratello venne rieletto nel 2018 e fece in modo che quel fondo venisse rifinanziato – prosegue Marcucci – con la sua mancata rielezione perdiamo un’esperienza e una capacità dimostrate». E, aggiunge, «non sottovaluto le tantissime pressioni e richieste di attenzioni che arriveranno a Roma da parte di tutto il territorio italiano per reclamare vari finanziamenti ministeriali. Mi aspetto però convintamente che i nuovi parlamentari di zona, a cui faccio gli auguri di buon lavoro, continuino il lavoro già iniziato». E qui, provando a leggere un po’ tra le righe, Marcucci sembra non risparmiare frecciatine: «Mio fratello ha ottenuto il rifinanziamento del fondo in un momento difficile, adesso che in Parlamento ci sarà una maggioranza solida il centrodestra potrà lavorare nel modo che ritiene più opportuno. Proprio per questo mi auguro un impegno forte e per certi versi pure migliore».

Marcucci ritorna anche sulla polemica per il mancato inserimento del Carnevale di Viareggio fra i comitati nazionali per le celebrazioni dei centenari: «Purtroppo non siamo rientrati tra i casi di eccezionale rilevanza storico-culturale e sociale, festeggiando noi 150 anni anziché cento, duecento o trecento e così via – conclude Marcucci – magari mi aspetto che deputati e senatori pongano rimedio come sollecitato dalla consigliera comunale Barbara Paci, entrata a far parte proprio di Fratelli d’Italia: immagino che vorranno adoperarsi anche per gli eventi del nostro territorio».l
 

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