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Da Viareggio a Capo Nord su un vecchio "Ciao", cinquemila chilometri verso l’aurora boreale

di Giacomo Corsetti
Da Viareggio a Capo Nord su un vecchio "Ciao", cinquemila chilometri verso l’aurora boreale

Ecco l’avventuroso itinerario di Marco Tenerini che comincerà alle 7, 30 di venerdì 30 settembre. Il ritorno sarà in aereo. «Mi sono dato due giorni di jolly per eventuali rotture o altri problemi»

28 settembre 2022
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VIAREGGIO. Duecentocinquanta chilometri al giorno per percorrerne in totale circa cinquemila. Il tutto in venti giorni. Quasi tre settimane in cui la fatica sarà il pegno da pagare, ma il guadagno sarà la soddisfazione e l’appagamento culturale e non solo. Dal Mediterraneo al Mare del Nord. Dalla Toscana a uno dei punti più settentrionali dell’Europa continentale. Da Viareggio fino a Capo Nord.

È il viaggio che comincerà alle 7, 30 di venerdì 30 settembre Marco Tenerini (nella foto), 47enne di Viareggio (ma massese di nascita), residente all’ex Campo d’Aviazione e agente di commercio. Un percorso avventuroso pensato in solitario. Totalmente in solitario. Qualcuno che lo seguirà per dargli un appoggio non c’è. Il tutto non con un’auto, ma con un semplice scooter.

E non uno scooter qualsiasi. Un Ciao del 1984, a cui Marco ha deciso di dare anche un nome, Ostinato. Un mezzo che è stato un vero must per più di una generazione del nostro Paese, e che ancora oggi non smette di affascinare. Con un pieno da 2,40 litri (per un’autonomia di 80 chilometri) e una velocità massima di 44 chilometri all’ora, Marco arriverà a Peschiera del Garda in Veneto, poi Innsbruck in Austria, percorrerà tutta la Germania (dalla Baviera fino ad Amburgo), attraverserà la Danimarca per tutta la sua lunghezza, prima di prendere un traghetto di dieci ore che lo condurrà in Norvegia. Qui percorrerà i meravigliosi fiordi lungo la costa atlantica fino alla città di Bodo. Infine, altro traghetto per le isole Lofoten e arrivo a Capo Nord.

Capo Nord è un promontorio che si trova sulla punta nord dell’isola di Magerøya, nella parte più settentrionale della Norvegia continentale, nella regione di Nord-Norge. Un itinerario lungo, faticoso ma indelebile per Marco. Ma da dove nasce tutto questo? «Un anno fa – racconta Marco Tenerini – mi venne in mente di fare il cammino di Santiago de Compostela con una Graziella. In totale mille chilometri. È venuta fuori un’avventura solitaria molto bella e così mi sono detto che ogni anno mi voglio regalare quindici-venti giorni per fare la mia “lista dei desideri”. Quest’anno volevo vedere l’aurora boreale».

«Ho sempre avuto – continua – un po’ questa vena avventurosa. Ho vissuto 13 anni sull’isola di Capraia. Mio babbo era il guardiano del faro e quindi ho vissuto abbastanza “selvatico”. Però l’anno scorso questa cosa del viaggiare da solo mi ha acceso una lampadina che prima non avevo». L’idea iniziale era di «partire con la stessa Graziella, ma fare cinquemila chilometri mi sembravano troppi. Così mi è venuto in mente un Ciao. Mi sono messo a cercarlo, l’ho acquistato per circa 400 euro ed è arrivato con vari problemi meccanici, essendo del 1984. Mi sono recato da diversi meccanici per rimetterlo a nuovo ma non trovavo nessuno che volesse farlo per problemi vari». La situazione si è sbloccata quando «mi sono recato da un vecchio meccanico che mi ha consigliato di smontarlo e rimontarlo da solo perché lungo la strada mi si potrebbe rompere ed è importante per me conoscere ogni suo aspetto del Ciao e intervenire per rimetterlo in moto».

E così Marco ha fatto. Attraverso vari tutorial e video su YouTube «l’ho ridotto ai minimi termini e ho iniziato a capire come si smonta e l’ho ricostruito. Due settimane fa sono andato a Milano per fare una prova di lunga percorrenza. Sono stato dodici ore sul Ciao – anche perché puoi fare solo le strade normali – e ho capito i limiti che devo rispettare. Ho scoperto però che in motorino si fatica davvero tanto».

Il ritorno dalla Norvegia però sarà in aereo, per il 22 ottobre. «Mi sono dato due giorni di jolly per eventuali rotture o altri problemi. Prima di ripartire smonterò il Ciao e lo spedirò».

Chi volesse seguire Marco nel suo avventuroso viaggio può farlo: «Documenterò tutto sul mio profilo Instagram @test_sociale facendo una diretta al mattino e una alla sera». Un modo per raccontare quest’avventura passo dopo passo, metro dopo metro, riportando tutte le emozioni di un viaggio da una parte all’altra dell’Europa.

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