Il Tirreno

Toscana

Il mister in ospedale

Maurizio Sarri ricoverato e operato al cuore: la patologia e il comunicato della Lazio

di Redazione web

	Maurizio Sarri
Maurizio Sarri

L’allenatore toscano è stato sottoposto a un intervento guidato dal professor Andrea Natale

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ROMA. Maurizio Sarri è stato sottoposto nella mattina di lunedì 29 dicembre a un intervento al cuore presso il Policlinico Tor Vergata di Roma. Al tecnico della Lazio era stata diagnosticata una fibrillazione atriale e, insieme allo staff medico che lo segue, aveva deciso di procedere con un’operazione programmata da tempo.

L’ablazione eseguita dal professor Andrea Natale

L’intervento, una procedura di ablazione transcatetere con tecnologia PFA, è stato eseguito dall’équipe del professor Andrea Natale. Al fianco del tecnico era presente anche il medico sociale biancoceleste, Italo Leo. La società ha diffuso una nota ufficiale per rassicurare i tifosi: l’operazione è perfettamente riuscita e le condizioni dell’allenatore sono buone.

Dimissioni nelle prossime ore e breve convalescenza

Sarri dovrebbe lasciare l’ospedale a breve e trascorrere alcuni giorni di riposo prima di tornare pienamente operativo. La Lazio ha confermato che il decorso post-operatorio procede senza complicazioni.

Squadra a Formello con il vice Ianni

In attesa del rientro del tecnico, gli allenamenti a Formello sono stati affidati al suo vice, Marco Ianni, che sta preparando la squadra in vista della sfida di domenica contro il Napoli. L’obiettivo è arrivare pronti a un match particolarmente sentito dall’allenatore. Il rientro di Sarri al lavoro è previsto non prima di venerdì 2 gennaio. Se il recupero proseguirà senza intoppi, il tecnico potrebbe essere presente in panchina già nella gara contro il Napoli, anche se la priorità resta completare la convalescenza dopo l’operazione.

Cos’è la fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale (FA) è l'aritmia cardiaca più comune, caratterizzata da un'attivazione elettrica caotica e disorganizzata degli atri, che causa un battito cardiaco accelerato e irregolare, compromettendo il pompaggio efficiente del sangue. I sintomi possono includere palpitazioni, debolezza, vertigini, stanchezza e dolore al petto, aumentando significativamente il rischio di ictus e scompenso cardiaco. La FA si classifica in parossistica (si ferma da sola), persistente (dura oltre 7 giorni e richiede trattamento) e permanente (non si ripristina il ritmo normale).

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