Giunta regionale, buio fitto per Giani: il “gran rifiuto” arriva da sinistra e complica i piani del presidente – Cosa sta succedendo
Intanto Alessandro Tomasi deve ancora decidere se entrare o meno in Regione
FIRENZE. Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi renderà noto, tra lunedì 3 e martedì 4 novembre, se intende restare sindaco di Pistoia rinunciando al seggio conquistato in consiglio regionale oppure se intende far rotta verso Firenze firmando il decreto di decadenza dalla carica di sindaco.
Scadenza e pressioni
Di tempo per annunciare “urbi et orbi” cosa farà da grande, Tomasi ne avrebbe fino a lunedì 10 novembre, quando si terrà la prima riunione del consiglio regionale. A sollecitare Tomasi a prendere al più presto una decisione sembra che sia stato, seppur in forma non ufficiale, lo stesso entourage del presidente Giani. Infatti più Tomasi ritarda nel chiarirsi definitivamente le idee, più slitta in avanti la formazione delle commissioni consiliari, essenziali per il buon funzionamento dell’assemblea.
Indiscrezioni sulla scelta
Secondo le ultime indiscrezioni, sembra proprio che Tomasi abbia intenzione di dare una svolta alla sua carriera politica, accettando il seggio conquistato alle ultime regionali. A dare corpo a queste indiscrezioni, i contatti che sembra ci siano già stati con l’ufficio legale del suo Comune per predisporre gli atti formali delle sue dimissioni. Il suo ingresso in Regione manterrebbe inalterata la consistenza a 14 consiglieri del gruppo di Fratelli d’Italia, troncando sul nascere le ambizioni della Lega di raddoppiare la consistenza del proprio gruppo consiliare con la surroga del fiorentino Guglielmo Mossuto.
Nodi da sciogliere per Giani
Intanto Eugenio Giani sta cercando di risolvere gli ultimi rebus che ancora gli impediscono di mettere la parola fine alla composizione della sua seconda esperienza di governo. Fra gli ultimi nodi da sciogliere, quello della rappresentanza di Alleanza Verdi Sinistra in giunta.
Sprint per gli assessorati
Se fino a pochi giorni fa sembrava infatti che lo sprint per aggiudicarsi un assessorato riguardasse esclusivamente Lorenzo Falchi, in quota SI, e Massimiliano Ghimenti, esponente di Europa Verde, negli ultimi giorni sembra invece che la dialettica interna all’alleanza abbia posto sul tappeto un’altra soluzione. Infatti né Falchi, né Ghimenti hanno accettato la proposta di entrare a far parte della giunta Giani. Il loro “gran rifiuto” li ha accomunati a quello della giovane esponente dei verdi livornesi Diletta Fallani.
Scelta esterna
Si sarebbe optato per una scelta esterna per non scompaginare gli equilibri consiliari. Fra le due forze politiche si sarebbe arrivati a un accordo che prevede per Lorenzo Falchi il ruolo di capogruppo mentre, per la nomina dell’assessore, Avs ha fornito al presidente Giani un tris di nominativi “esterni” da cui lui stesso sceglierà il profilo che ritiene migliore.
Papabili per la giunta
Tutti e tre i papabili appartengono a Europa Verde e sono l’ex consigliera regionale Silvia Noferi, fiorentina, giunta questa volta seconda nel collegio di Firenze 1 con 1. 787 preferenze, l’aretino Francesco Romizi, che nel suo collegio ha ottenuto 2. 043 consensi, e il sindaco di Fauglia Alberto Lenzi.
Deleghe ancora da decidere
Riguardo alla delega che l’assessore scelto in questa rosa di nomi andrà ad occupare è ancora buio fitto, visto che il presidente Eugenio Giani si è riservato come termine ultimo per l’annuncio dell’attribuzione delle deleghe, martedì 11 novembre durante la prima riunione della giunta.
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