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Le indagini

La fuga mortale di Eugenio Frasca: perché non si è fermato all'alt? La moto con la revisione scaduta e l'inseguimento: cosa è successo

di Melania Carnevali

	La vittima, Eugenio Frasca, e la moto dopo l'incidente a Marina di Massa (foto Cuffaro)
La vittima, Eugenio Frasca, e la moto dopo l'incidente a Marina di Massa (foto Cuffaro)

L'uomo, 48 anni, originario di Carrara, ha ignorato l'alt dei carabinieri a Forte dei Marmi: inseguito, dopo 6 chilometri si è schiantato contro dei pali a Marina di Massa. Verranno eseguiti gli esami tossicologici

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MASSA. Sono quasi le quattro e trenta del mattino. Mancano nemmeno due ore all’alba. Vicino al pontile di Forte dei Marmi, c’è una pattuglia dei carabinieri. Una delle tante che la compagnia piazza nelle notti d’estate sulle strade del comune dove la popolazione, che d’inverno conta nemmeno 8mila abitanti, lievita di parecchio. I militari vedono arrivare sul lungomare, da Viareggio, una moto nera. Intimano l’alt al conducente. Lui, però, non sembra rallentare. Passa davanti alla pattuglia senza fermarsi e dà gas. I carabinieri salgono al volo sull’auto e partono a tutta velocità.

L’incidente

Il lungomare è semideserto e la moto è già lontana. Il motociclista tira dritto a tutti i semafori. Arriva al Cinquale, già in provincia di Massa Carrara, e continua a tirare dritto, mentre la distanza dietro si accorcia. Dopo sei chilometri circa, però, a una rotatoria, quella davanti a piazza Bad Kissingen, a Marina di Massa, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti in seguito, perde il controllo del mezzo, si schianta contro i pali dei cartelli stradali e finisce a terra. E lì rimane. Eugenio Frasca, 48 anni, originario di Carrara ma residente a Milano, morirà poco dopo all’ospedale Apuane di Massa.

Le indagini

Tanti gli interrogativi che lascia. Anzitutto: perché non si è fermato all’alt? Cosa è successo durante l’inseguimento? È morto per un malore, che gli ha fatto perdere il controllo della moto, o è morto per le ferite riportate nello schianto? E, nel caso, come ha fatto a finire contro un palo? Per la velocità? Sono tutte domande a cui cercherà di dare una risposta la procura di Massa che ha aperto un’inchiesta affidando alla polizia stradale le indagini. Al momento non è stata disposta l’autopsia. Verranno però eseguiti gli esami tossicologici.
Quello che sappiamo, al momento, è che la chiamata al 118 da parte dei carabinieri è partita alle 4,38 nella notte tra martedì e ieri. In attesa dell’ambulanza, i militari avrebbero iniziato la rianimazione dell’uomo proseguita poi con manovre più avanzate dal personale sanitario della Croce Rossa arrivato pochi minuti dopo sul luogo dell’incidente. Sappiamo che Frasca è stato portato subito in codice rosso all’ospedale Apuane di Massa dove però, poco dopo, ne è stato constatato il decesso. Sappiamo che l’inseguimento è iniziato nel comune di Forte dei Marmi e finito in quello di Massa, circa sei chilometri dopo. Non sappiamo da dove arrivasse il 48enne, ma sappiamo che era diretto a Carrara, nella casa di famiglia, dove abitualmente trascorreva le vacanze estive e da dove martedì sera era partito in moto per la destinazione in cui ha poi trascorso la serata.Frasca viveva a Cinisello Balsamo, comune della città metropolitana di Milano dove aveva anche un’attività di ristorazione insieme alla famiglia, ma era originario della provincia apuana, dove aveva ancora amici e parenti.

La revisione scaduta

Da capire perché Frasca non si sia fermato all’alt dei carabinieri. L’unico elemento certo, al momento, è che la moto che guidava aveva la revisione scaduta. Difficile, però, stabilire se sia questa la causa della fuga. Circolare con la revisione scaduta comporta una sanzione amministrativa tra i 173 e i 694 euro, oltre al ritiro del libretto di circolazione. Solo in caso di revisione scaduta in autostrada o di recidiva, può essere applicato il fermo amministrativo del veicolo. Non è prevista la denuncia penale o il ritiro della patente.

L’inseguimento

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, la pattuglia lo avrebbe inseguito mantenendosi a una certa distanza, ma a Marina di Massa vicino alla rotonda il 48enne non avrebbe più governato la moto, e anziché girare correttamente intorno alla rotatoria, forse anche per la velocità, è andato a sbattere contro dei pali.


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