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Clima: la spiegazione

Meteo in Toscana, show in cielo: nuvole a grappolo, cosa sono e come si formano le “Mammatus”

di Tommaso Silvi

	Nuvole a grappolo alla Mazzanta (Foto di Lorenzo Cecconi)
Nuvole a grappolo alla Mazzanta (Foto di Lorenzo Cecconi)

Un fenomeno raro e affascinante che si è manifestato nella serata di martedì 12 agosto soprattutto in provincia di Livorno

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Uno spettacolo insolito e affascinante ha colorato i cieli della Toscana nella serata di martedì 12 agosto: nuvole dalla forma tondeggiante, quasi a grappolo, sono comparse specialmente lungo la costa livornese, attirando lo sguardo e gli scatti curiosi di residenti e turisti. Si tratta delle cosiddette nubi Mammatus, un fenomeno raro quanto scenografico.

Nessuna perturbazione intensa

Nonostante l’aspetto imponente e, per certi versi, inquietante, le nubi Mammatus osservate – accompagnate da alcune fulminazioni – non hanno dato origine a fenomeni intensi. I dati del Centro funzionale regionale confermano che, fatta eccezione per qualche piovasco nel Grossetano, le precipitazioni sono state deboli e a carattere isolato, senza particolari criticità.

Cosa sono

Il nome mammatus deriva dal latino “mamma”, ovvero “mammella”, e descrive con precisione la loro struttura: protuberanze tondeggianti che pendono dalla base della nube principale. Non si tratta di un tipo autonomo di nuvola, ma di una caratteristica che può comparire in nubi temporalesche di tipo cumulonembo, quando l’instabilità atmosferica è marcata e l’umidità nei bassi strati dell’atmosfera è elevata.

Come si formano

Le nubi mammatus si formano tipicamente in presenza di forti gradienti tra temperatura, umidità e vento, specialmente nella parte alta di una nube temporalesca e l’aria più stabile sottostante. Quando l’aria umida viene spinta verso il basso in sacche dense e fredde, queste si raffreddano più velocemente dell’ambiente circostante, creando le caratteristiche sacche globulari.

Fenomeno raro ma spettacolare

Sebbene spesso associate a temporali severi, le mammatus non indicano necessariamente condizioni meteo estreme. In molti casi — come quello osservato in Toscana — si presentano come un epilogo suggestivo di una giornata calda e afosa, lasciando solo stupore e qualche bella foto da condividere.

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