Il Tirreno

Toscana

Economia

La Perla a Peter Kern, il miliardario Usa che ha investito anche in Toscana: «Salvi i posti di lavoro»


	Peter Kern
Peter Kern

L’ex ceo di Expedia, conosciuto anche come “mister Brunello di Montalcino”, è il nuovo proprietario del marchio di lingerie di lusso bolognese. Il ministro Urso: «Scelta strategica che punta a valorizzare il Made in Italy»

2 MINUTI DI LETTURA





Sorrisi ed euforia questa mattina di fronte alla sede della Perla a Bologna, che dopo anni difficili sta per conoscere un nuovo rilancio. Il miliardario americano Peter Kern – ex vicepresidente e ceo di Expedia, che ha investito anche in Toscana dove produce il vino Brunello di Montalcino – è il nuovo proprietario del marchio di lingerie di lusso. Kern vive in Italia con la moglie Kirsten.

L’annuncio del Ministro

«Il salvataggio de La Perla è oggi realtà. Abbiamo restituito prospettiva e futuro a un'icona globale della moda italiana. Un sentito ringraziamento a Luxury Holding LLC e a Peter Kern da cui è pervenuta l'offerta migliore, sia sotto il profilo economico che occupazionale», ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al tavolo La Perla che si è tenuto a Palazzo Piacentini a cui hanno partecipato la nuova proprietà, con anche il patron Kern in collegamento dagli Stati Uniti, le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali.

Durante l'incontro il Ministro ha ringraziato per lo straordinario impegno nel dossier il sottosegretario con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, i commissari, i curatori italiani, i liquidatori inglesi e lo staff del Mimit.

Il piano industriale

Il piano industriale presentato prevede sia l'assunzione di tutti i 210 dipendenti coinvolti nelle procedure LPM (La Perla Management) e LPMG ITA (La Perla Management Italia), sia un rafforzamento della forza lavoro con ulteriori 40 nuove assunzioni. Inoltre, contempla quasi 30 milioni di investimenti entro il 2027 e il rilancio del sito produttivo di Bologna, cuore manifatturiero del marchio. «Una scelta strategica chiara - ha aggiunto Urso durante l'incontro - che punta a valorizzare il Made in Italy come motore industriale ed elemento identitario del brand, riconosciuto a livello globale come simbolo di raffinatezza e perfezione sartoriale». Riguardo al tema della cassa integrazione, il Mimit e il Ministero del Lavoro stanno definendo una norma - che sarà presentata nel prossimo Cdm - per prevedere un ammortizzatore in grado di coprire situazioni come quella di La Perla. «Abbiamo mantenuto tutti gli impegni - ha evidenziato Urso - in una battaglia che sembrava impossibile. Un ringraziamento speciale alle lavoratrici, che non hanno mai smesso di crederci, con impegno e tenacia».

Primo piano
Le indagini

Escort uccise, si scava intorno alla casa di Vasile Frumuzache: si cercano nuove prove con ruspe e cani molecolari – Video

di Paolo Nencioni
Sani e Belli