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Alcol, fumo e sedentarietà: i tre “mostri” che catturano sempre più giovani e giovanissimi

di Alberto Susini*

	Sempre più giovani cadono in fumo e alcol
Sempre più giovani cadono in fumo e alcol

Oltre un quarto dei giovani è in sovrappeso e tanti cedono alla sigaretta e al bicchiere

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Essere adolescenti oggi significa affrontare una sfida complessa. Tra i banchi di scuola l’iperconnessione digitale e le pressioni sociali crescenti, la cura della salute fisica rischia di diventare l’ultima delle priorità. Eppure, le statistiche più recenti dipingono un quadro allarmante per la gioventù italiana, con problematiche che spaziano dall’eccesso ponderale alla sedentarietà, dal consumo precoce di alcol alla dipendenza da nicotina. Un’analisi dettagliata di queste tendenze può aiutarci a comprendere meglio la portata del fenomeno e a individuare possibili soluzioni.

L’obesità e il sovrappeso iniziano da piccoli

I numeri parlano chiaro: nel biennio 2022-2023, ben il 26,7% dei bambini e dei ragazzi tra i 3 e i 17 anni presentava un eccesso di peso, con una percentuale che sfiora il 33% nella fascia d’età fino a 10 anni. Questi dati, forniti dall’Istat, rivelano un fenomeno diffuso che affonda le radici in abitudini alimentari scorrette. Merendine ipercaloriche, bibite gassate zuccherate e il ricorso frequente a pasti preconfezionati stanno modificando in peggio il rapporto dei giovani con il cibo. La mancanza di una solida educazione alimentare in famiglia e a scuola aggrava ulteriormente la situazione, preparando il terreno per future patologie come diabete e ipertensione.

Sedentarietà: uno stile di vita innaturale

Parallelamente al problema alimentare, si registra un preoccupante stile di vita sempre più inattivo.

Nel 2023, il 35% della popolazione italiana sopra i 3 anni ha dichiarato di non praticare alcuna forma di sport o attività fisica nel tempo libero. Sebbene si tratti di un lieve miglioramento rispetto al 37,2% del 2022, la situazione rimane critica.

L’abuso di dispositivi elettronici, unito alla riduzione degli spazi dedicati al movimento spontaneo, sta trasformando i ragazzi in una generazione "statica", con conseguenze che vanno ben oltre la forma fisica: aumentano i rischi cardiovascolari, peggiora la qualità del sonno e, secondo recenti studi, cresce anche l’incidenza di disturbi d’ansia e depressione tra gli adolescenti.

Alcol: il pericolo parte dall’adolescenza

Il rapporto dell’Istituto superiore di sanità non lascia spazio a dubbi: il consumo di alcol in Italia inizia in età sempre più precoci, con numeri che destano allarme.

Si stima che 35 milioni di italiani consumino bevande alcoliche più di due volte a settimana, e che tra questi, 8,6 milioni adottino modalità di consumo considerate a rischio.

Il fenomeno riguarda da vicino i giovanissimi, con molti ragazzi che si avvicinano all’alcol già a partire dai 12 anni.

I motivi? La ricerca di approvazione sociale, l’emulazione dei coetanei e la sottovalutazione dei danni a breve e lungo termine. Happy hour, feste e la diffusione di modelli distorti sui social network contribuiscono a normalizzare un comportamento che invece andrebbe contrastato con maggiore fermezza.

Fumo: la sigaretta seduce troppi teenager

Nonostante le severe campagne di prevenzione e le limitazioni alla pubblicità, il tabagismo resta un vizio radicato tra i giovani. Nel 2021, il 19% degli italiani over 14 (pari a quasi 10 milioni di persone) si è dichiarato fumatore, con un preoccupante abbassamento dell’età media del primo approccio alla sigaretta.

Molti iniziano infatti già durante il periodo dell’adolescenza, spesso influenzati dal gruppo o dall’idea che fumare sia un "rito di passaggio". Eppure, i danni sono ben noti: dal cancro ai polmoni alle malattie cardiovascolari, fino all’impatto negativo sullo sviluppo cerebrale. Una trappola che, una volta innescata, diventa difficile da abbandonare.

Alcune strategie per un cambiamento reale

La soluzione non può che passare attraverso un’azione congiunta.

Da un lato, servono politiche strutturali: più ore di educazione alimentare e fisica a scuola, investimenti in spazi verdi e palestre pubbliche, controlli più severi sulla vendita di alcol e sigarette ai minori.

Dall’altro, però, anche noi ragazzi possiamo e dobbiamo fare la nostra parte.

Ad esempio, dovremmo scegliere un’alimentazione equilibrata, trovare il tempo per muoverci (anche con semplici passeggiate o giochi all’aria aperta) e imparare a dire "no" alle pressioni sociali che ci spingono verso comportamenti rischiosi sono piccoli passi che, sommati, possono fare una grande differenza.

*Studente di 17 anni

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