Il Tirreno

Toscana

L’esperimento

Un giorno al mese sconnessa dal web: «Ho provato a spegnere il telefono, ecco cos’è successo»

Linda Salvadori *
(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

Com’è trascorrere una giornata così? «Bello, inizialmente un po’ noioso, ma poi mi sono sentita rinata»

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Ogni mese scelgo la settimana più conveniente, con pochi compiti, durante la quale il mio telefono è reperibile solo per le emergenze. Questa scelta nasce dalla consapevolezza che, per esperienza personale, il telefono spesso aumenta il mio stress, portandomi talvolta a innervosirmi o a rispondere in modo impulsivo agli altri. Contro ogni mia aspettativa invece ho notato che, con un uso quasi nullo, a eccezione dei 15 minuti di musica nel tragitto casa-scuola e viceversa, sono riuscita a riconnettermi meglio con il mondo reale, decidendo infine di adottare questa abitudine regolarmente.

Ho provato per la prima volta questa esperienza il 10 gennaio 2024. Completamente ignara di quanto bene mi avrebbe fatto, e di quanti utile sarebbe stato, ci ho provato. Non avevo limiti nelle app, ero io stessa che mi imponevo di non usarle, di socializzare con chiunque, ricominciare a parlare a voce dal vivo.

Trascorrere una giornata del genere è stato bello, inizialmente un po' noioso, ma dopo il secondo giorno mi sembrava di essere rinata. Lo stress era molto diminuito, quando dormivo mi sentivo molto più riposata e nel fare i compiti molto più concentrata. Non sentivo più il bisogno di accedere al telefono, e per un periodo mi dimenticavo letteralmente il telefono a scuola. La sera leggevo tantissimo, anche per 4 ore consecutive, senza accorgermene.

Come funzionava la mia giornata offline? Mi svegliavo con la sveglia e attivavo la modalità aereo. Arrivata a scuola mettevo il “non disturbare” e talvolta spegnevo il telefono lasciandolo o sotto il banco, alla cattedra o nello zaino. A ricreazione giravo tutta la scuola e parlavo tutti. Dopo pranzo o studiavo o mi riposavo leggendo o passeggiando con il cane.

Come era fare i compiti senza Internet? Soddisfacente, sapevi che era tutta opera tua, di aver compreso ciò che dovevi comprendere, che stare attenta era servito, e che anche senza intelligenza artificiale era possibile fare tutto. In alcune occasioni andavo a comprare il giornale, soprattutto quando sentivo parlare intorno a me di notizie interessanti. Prima di cena ultima passeggiata con il cane e dopo cena lettura di un'oretta. Durante la scuola capisco che per molti può essere difficile. Quest'anno pure per me che ho comprato libri digitali per alleggerire lo zaino. Ma quando è possibile, durante le vacanze, sabato o domenica, fa bene. Capisci che il telefono è un'ossessione. Per questo io la giornata offline la faccio ancora, per me e soprattutto per la mia salute. Ascoltiamo i segnali del corpo.

*Studentessa di 18 anni del l’Itcg Fermi di Pontedera
 

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