«Aiuto, soffoco», a Barga la prof salva l'alunna durante la ricreazione: «Poteva morire davanti ai compagni»
La giovane in difficoltà respiratoria a causa di una pasticca: nella stessa scuola una giovane ha salvato il padre nella stessa maniera
BARGA. Barga, provincia di Lucca, capitale dei salvataggi. Grazie a Maria Chiara Marchetti e Chantal Santi, rispettivamente professoressa di Educazione Fisica e studentessa del liceo linguistico dell’Isi, protagoniste di due interventi fondamentali per scongiurare il peggio. Entrambe hanno appreso le tecniche di rianimazione durante le lezioni all’istituto della Valle del Serchio dall’associazione Mirco Ungaretti Odv, onlus fondata nel 2012 dalla madre e dal fratello di Mirco, scomparso a 33 anni per un arresto cardiaco nel sonno.
La pasticca
Nella mattina di giovedì 9 gennaio era da poco terminata la ricreazione quando la professoressa Marchetti ha notato, in una classe dell’Alberghiero Pieroni di Barga, una studentessa portarsi le mani sul collo. «Ho visto che stava cercando con un colpo di tosse di espellere qualcosa – ricorda la docente – . Gli alunni non avevano preso consapevolezza della gravità della situazione. La ragazza stava soffocando con una pasticca di proteine». Dopo aver provato con delle pacche a farle espellere il pasto ingombrante, con grande lucidità la professoressa ha compiuto la manovra di Heimlich. «Fortunatamente la ragazza non ha mai perso conoscenza – prosegue Marchetti – . Durante la manovra ho sentito la pasticca salire per poi essere ingoiata dalla parte giusta. Se fossi arrivata in classe un paio di minuti dopo, non so come sarebbe andata a finire. Passato lo spavento, l’alunna ha svolto regolarmente l’ora di educazione fisica. Non smetterò mai di ringraziare Stefano Ungaretti, il fratello di Mirco, per tutte le lezioni e attenzioni ogni anno ci riserva».
L'altro intervento
Un paio di mesi fa, invece, Chantal Santi aveva salvato la vita a suo padre colpito da un infarto. «Eravamo a casa quando papà, resosi conto di cosa stava accadendo, aveva chiamato il 118 – racconta la studentessa del liceo linguistico Pascoli – . Appena terminata la telefonata è collassato a terra». Senza farsi prendere dal panico la giovane ha iniziato a praticare il massaggio di rianimazione. «Quella manovra, appresa nelle ore di lezioni della Mirco Ungaretti Odv, è stata fondamentale – spiega Santi – . Papà ci ha rimesso qualche costola (ride la giovane ndr) ma fortunatamente tutto si è risolto al meglio. Proprio mentre finivo l’intervento stava arrivando l’ambulanza».