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Con gli occhi di Marley

Una ventata di allegria per i bimbi ricoverati

di Marley Supercane
Marco Chimenti e Marley e Marley con Carlotta Nelli e Marco Chimenti durante la visita nel reparto di Pediatria dell’ospedale Santa Chiara di Pisa
Marco Chimenti e Marley e Marley con Carlotta Nelli e Marco Chimenti durante la visita nel reparto di Pediatria dell’ospedale Santa Chiara di Pisa

Il super cane ha fatto visita al Santa Chiara di Pisa con Marco e Carlotta

21 ottobre 2024
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Esistono posti nel mondo in cui puoi respirare a pieni polmoni la sofferenza e la Pediatria dell’ospedale Santa Chiara di Pisa è uno di questi. Bambini di tutte le età, accompagnati nella loro malattia dalla mano confortante dei genitori, affrontano le loro battaglie in stanze colorate. Un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato e dove regalare un sorriso nella sofferenza è prima di tutto una missione. E lunedì scorso anch’io ho deciso di regalare una pennellata alla loro vita.

Potrebbe sembrare quasi assurdo che proprio a me, Marley, un cane totalmente cieco, sia stato assegnato il meraviglioso compito di tingere di allegria la loro giornata. Invece è stato così. Avvolto nel mio giubbotto salvagente giallo fluorescente da “quasi supereroe” sono entrato in punta di zampa in corsia, attraversando il corridoio di quel reparto insieme al gruppo Numero Uno Motori, meravigliosi ragazzi che guidano le Harley Davidson che, per l’occasione, si sono vestiti da personaggi dei fumetti, tra cui l’Incredibile Hulk e Capitan America.

Ho salutato personalmente tutti i piccoli pazienti, estasiati dalla mia presenza, mentre sentivo le loro dolci mani accarezzarmi il pelo e l’anima. Quando i miei umani hanno regalato loro il libro che racconta la mia storia, non prima però di averlo “zampografato”, i bimbi sono corsi immediatamente a leggerlo. Una felicità immensa pensare che la mia presenza sia stato un balsamo per loro.

È vero, non posso vedere il mondo che mi circonda con i miei occhi, ma sono riuscito a percepire il fatto di essere riuscito a portare l’allegria in quel luogo tanto asettico di amore.

Del resto, come diceva il Piccolo Principe: “Non si vede bene che con il cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”.

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