Il Tirreno

MARINA DI PIETRASANTA. La Capannina a Forte dei Marmi e La Bussola a Focette, sul lungomare pietrasantino. Due gioielli, entrambi sotto l’egida del patron appena scomparso, Gherardo Guidi, sui quali adesso tanti sguardi sono puntati.

Per la Bussola, già da qualche tempo a questa parte, secondo le indiscrezioni che circolano negli ambienti versiliesi e non solo, chi starebbe nutrendo profondo interesse sarebbe nientemeno che Massimiliano Pani, il figlio di Mina, che di questo locale, negli splendidi anni Sessanta, è stata una degli artisti punta. Pani infatti – compositore, arrangiatore e produttore discografico, oggi sessantenne, nato a Milano, figlio di Mina e del suo primo compagno, l’attore Corrado Pani – già alcuni mesi fa si sarebbe informato per un eventuale acquisto del locale fondato da Sergio Bernardini. Interesse che però, ad oggi, non avrebbe prodotto risultati.

Certo è che Massimiliano Pani conosce bene la Versilia e le innumerevoli potenzialità che incarna nel mondo della musica e dello spettacolo in generale: una specie di gemma dalla quale sono sbocciati artisti e tendenze che hanno fatto epoca.

La Bussola poi è stata da sempre un’icona universalmente riconosciuta, tratto distintivo di una stagione in particolare: gli anni Sessanta e Settanta, quando Mina, Gino Paoli e Ornella Vanoni, Peppino di Capri e tantissimi altri “mostri sacri” della canzone facevano a gara, ogni sera, per esibirsi sul suo palco.

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