Spiagge toscane, perché è un’estate anni Sessanta. Come ci si difende dall’assalto? All’Elba si “salvano” con l’app
Dopo la partenza lenta a causa del maltempo c’è da gestire gli arrivi. Tutti stipati il fine settimana e un agosto «da pazzi»
In questo momento gli stabilimenti balneari dell’isola d’Elba sono occupati per il 70-80% nonostante ancora i giorni feriali non siano da record. Per il weekend e il mese d’agosto invece si prevede il tutto esaurito, come sempre. E questo significa l’obbligo di dare risposte ai turisti. «Abbiamo un’app “Elba Beaches” – spiega Paolo Carlesi del bagno Orano sulla spiagga di Lacona – a cui hanno aderito 35 stabilimenti dell’isola: i turisti possono vedere dove ci sono gli ombrelloni liberi e spostarsi dove c’è posto. Riusciamo a indirizzare i villeggianti da una parte all’altra dell’isola in base alle disponibilità di bagni e parcheggi. È così che noi gestiamo i periodi di alta stagione, quando sull’isola c’è appunto tanta gente».
Qui Elba
Non è una soluzione come le prenotazioni sulla spiaggia, «che per noi devono rimanere accessibili», ma un modo per evitare il caos. Quello che è accaduto a Baratti lo scorso weekend con file interminabili e parcheggi pieni.
A Fetovaia ci sono ancora posti liberi sulla spiaggia ma per agosto gli appartamenti sono praticamente tutti occupati. «Sarà tutto pieno ed è per questo che io – dice Stefano Martinenghi – sono tra i fautori dell’ampliamento dell’aeroporto che ci porterebbe a spalmare gli arrivi su nove mesi. Ovviamente il costo dei voli dovrebbe essere similare a quello dei traghetti: poi starebbe a noi decidere come gestire chi viene, pensionati come alle Canarie o alta borghesia europea con prezzi delle strutture più sostenuti» .
La gestione degli arrivi
Di certo c’è che l’Elba, territorio con numeri record per gli arrivi, anche se nelle ultime settimane il tempo non ha favorito l’inizio della stagione, c’è da organizzare i flussi per evitare un effetto Barcellona. E non solo sull’isola. Lo dice chiaro Francesco Palumbo, direttore della Fondazione Sistema Toscana. «In estate in Toscana abbiamo 6 milioni di arrivi, 24 milioni di presenze, oggi siamo già a 12 milioni. Nelle aree in cui vengono organizzate iniziative culturali e spettacoli vediamo che ne beneficiano anche gli investimenti ma è chiaro che tutto questo deve essere gestito tutti insieme, pubblico e privato: una pianificazione costante con politiche anche infrastrutturali consente di evitare il contingentamento e anche quanto è accaduto a Barcellona con le iniziative dei residenti in polemica con il numero troppo elevato di turisti. A Livorno arrivano 4-5.000 crocieristi al giorno: presenze che vanno in qualche modo gestite».
Vacanze anni Sessanta
E se a Baratti nel weekend sembra ritrovarsi lì tutto il mondo, in Costa est non va meglio. «Siamo tornati agli anni Sessanta – dice Fabrizio Lotti, dirigente balneare di Confesercenti – con i giorni feriali che vanno a rilento e i fine settimana con tanta gente. Ma soprattutto prevediamo un agosto con un gran pienone. Ci sarà da divertirsi, spero. Il calo, generalizzato dei festivi, credo sia dovuto al fatto che gli italiani hanno deciso di fare una sola vacanza spostandosi dalla mattina alla sera durante gli altri periodi».
In Maremma ci sono luoghi in cui già da ora si registra un bel flusso di presenze, specialmente quando ci sono “spiagge” piuttosto piccole come a Talamone. A Marina di Grosseto e a Castiglione della Pescaia invece, con gli spazi un po’ più grandi, la situazione è del tutto simile al resto della Toscana. «Gente ce n’è molta – commenta Simone Guerrini, titolare del Bagno Moby Dick a Marina di Grosseto e referente regionale di Fiba Confesercenti – ma diciamocelo, sono tutti “mordi e fuggi”, arrivano il sabato e la domenica e stanno dalla mattina alla sera. In agosto qui abbiamo un turismo di prossimità e si riverseranno tutti al mare».
In Versilia è la stessa situazione. Sabato e domenica tutti presenti, con il viale a mare ingolfato dalle auto, molti meno turisti nei giorni feriali e un agosto da tutto esaurito anche se qui, sono pronti a giurare, in pochi riusciranno a stare tutto il mese in vacanza. E quindi anni Sessanta sì, ma non per tutti.