Il Tirreno

Toscana

Scenario internazionale

Allarme terrorismo, a Camp Darby scatta il livello "Charlie": cos’è e perché c'entra l'Isis

di Danilo Renzullo

	Scatta l'allarme terrorismo in Toscana
Scatta l'allarme terrorismo in Toscana

Suonano le sirene in varie basi, compresa quella toscana tra Pisa e Livorno: «La minaccia è imminente»

01 luglio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





PISA. Camp Darby diventa sorvegliata speciale. Insieme alle più importanti installazioni militari degli Stati Uniti in Europa. Dallo scorso weekend, nelle basi a stelle e strisce che sorgono nel Vecchio Continente è risuonato l’allarme terrorismo. Un possibile rischio che ha spinto l’intelligence statunitense ad elevare il livello di allerta, portato al secondo più alto, quello “Charlie” che indica una minaccia imminente.

L’allarme

Le sirene di allarme sono scattate anche in varie basi italiane – oltre a quelle dislocate in Germania, Romania e Bulgaria – tra cui quelle di Camp Darby in Toscana e di Aviano in Friuli Venezia Giulia). Non accadeva da quasi un decennio, da quando, cioè, l’Europa finì nel mirino dei terroristi islamici con una serie di attacchi e di attentati che hanno provocato decine di vittime.

Nell’elenco degli “obiettivi sensibili” individuati dall’intelligence Usa a seguito di una «minaccia attiva affidabile» ricevuta dall’esercito statunitense, è finita anche l’enclave americana che sorge tra Pisa e Livorno. Da almeno due giorni, attorno alla base è stata rafforzata la sorveglianza e i controlli agli ingressi sono diventati ancora più stringenti. Limitato, inoltre, l’accesso ai fornitori e al personale non dipendente.

I timori

Secondo quanto disposto a livello continentale, al personale militare sarebbe stato consigliato anche di non uscire con le mimetiche e, comunque, di segnalare ogni tipo di sospetto. Non è ancora chiara la causa che ha innescato la minaccia e le preoccupazioni dell’esercito statunitense che hanno portato il livello di allerta a quello quasi massimo. Il timore principale resta quello di un “risveglio” di cellule vicine ad Al Qaeda o all’Isis, che ha recentemente vendicato alcuni attentati in Russia, ma secondo alcune fonti americane potrebbe essere soprattutto una concomitanza di eventi a mettere a rischio le strutture militari statunitensi in Europa spingendo gruppi terroristici ad azionare la miccia degli attentati: dagli Europei di calcio in corso in Germania alle prossime Olimpiadi di Parigi, dalle tensioni politiche francesi alla guerra tra Russia e Ucraina.

Potrebbe non essere un caso che l’innalzamento delle misure di sorveglianza e di sicurezza, status che «si applica quando si verifica un incidente o si ricevono informazioni che indicano che è probabile una qualche forma di azione terroristica o di attacco contro personale o strutture», sottolinea l’Useucom, il Comando europeo delle forze militari degli Stati Uniti, sia stato applicato a pochi giorni dalla Festa dell’Indipendenza del 4 luglio.
La spiegazione
«Il Comando europeo degli Stati Uniti valuta costantemente una serie di fattori a tutela della sicurezza della comunità militare americana all’estero – sottolinea il comando di base a Stoccarda –. Come parte di questo sforzo, spesso adottiamo misure aggiuntive per garantire la sicurezza dei nostri soldati. Per ragioni di sicurezza operativa non parleremo di misure specifiche, ma rimaniamo vigili. Come sempre, l’Useucom consiglia al personale nel teatro europeo di rimanere vigile e di stare all’erta in ogni momento, anche segnalando attività sospette, monitorando gli avvisi di viaggio dal Dipartimento di Stato e mettere in atto misure prudenti di riduzione del rischio personale». “Consigli” che, per il momento, non hanno limitato l’operatività di Camp Darby, ma portato ad un rafforzamento della vigilanza, soprattutto all’esterno. «La sicurezza e l'incolumità delle nostre comunità militari è fondamentale – conclude il comando europeo delle forze militari Usa –. Costruire una forte comunità di personale informato che sa dove segnalare le attività sospette e come evitare i pericoli garantisce alle nostre forze armate la possibilità di continuare il nostro importante lavoro. In collaborazione con le Nazioni ospitanti, gli alleati e i partner, l’Useucom monitora costantemente l’ambiente della sicurezza per garantire che il proprio personale sia informato e sia preparato al meglio per assicurare la sicurezza di singoli individui, della famiglia e dei propri cari».

Primo piano
Sanità

Neonata livornese due mesi in rianimazione per la pertosse: salvata all’Opa di Massa

di Melania Carnevali