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In Toscana 275 scuole aperte d’estate: si farà sport, musica e teatro

di Martina Trivigno
In Toscana 275 scuole aperte d’estate: si farà sport, musica e teatro

Un aiuto per le famiglie che lavorano

16 giugno 2024
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Via libera alle scuole aperte d’estate anche in Toscana. Sono 275 gli istituti della nostra regione che hanno partecipato (presentando dei progetti specifici) all’avviso pubblico del ministero dell’Istruzione finalizzato alle attività del Piano Estate. E che, ora, sono stati ammessi in graduatoria e quindi riceveranno un finanziamento totale pari a circa 16 milioni di euro.

Il provvedimento

Il decreto è stato firmato dal ministro Giuseppe Valditara ad aprile e ha previsto di stanziare in tutta Italia 400 milioni di euro per finanziare le attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva delle lezioni. Il provvedimento, che partirà già tra la fine di giugno e l’inizio di luglio ed è riconfermato anche per il prossimo anno scolastico, è rivolto alle scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali e anche i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (Cpia). E in Toscana i percorsi attivati interesseranno, in base alle proposte delle scuole, 397.517 studenti.

Come funziona

Le risorse assegnate a ogni scuola variano da un minimo di 16.120 a un massimo di 80mila euro e gli istituti scolastici selezionati potranno realizzare, a partire dalla data di autorizzazione e fino al termine dell’anno scolastico 2024-2025, «iniziative per studentesse e studenti – scrive il ministero nella comunicazione inviata all’Ufficio scolastico regionale della Toscana – finalizzate allo svolgimento di attività sportive, musicali, teatrali, ricreative e, più in generale, di iniziative che favoriscano l’aggregazione, l’inclusione, la socialità, l’accoglienza e la vita di gruppo, usufruendo, in particolare, dei periodi di sospensione della didattica curricolare e di quello estivo».

La rendicontazione

Intanto gli istituti scolastici riceveranno un acconto per l’inizio del progetto e poi dovranno documentare ciò che viene fatto per ottenere l’intero finanziamento. «Il processo di finanziamento prevede l’erogazione di un acconto a seguito dell’avvio del progetto – scrive Simona Montesarchio, direttrice generale del ministero dell’Istruzione – I successivi pagamenti sono effettuati a rimborso delle certificazioni inviate in base all’avanzamento dell’attuazione fino al valore che corrisponde all’85% dell’importo certificato, mentre il saldo viene corrisposto sulla base del rendiconto finale e alla conclusione dei controlli. Le attività formative relative ai progetti autorizzati dovranno essere realizzate, concluse e interamente documentate entro il termine del 31 dicembre 2025. Tutta la documentazione relativa alle procedure attuate, alla registrazione delle presenze di discenti e formatori e del personale coinvolto nella realizzazione del progetto, dovrà essere inserita nella piattaforma della gestione».

I dubbi iniziali

Alessandro Artini, presidente toscano dell’Associazione nazionale presidi (Anp), spiega che ad aprile, quando Valditara firmò il decreto, i dubbi erano tanti. «Soprattutto quelli relativi al personale e poi c’è un altro aspetto da non sottovalutare: il piano non è stato presentato con la tempistica giusta, troppo a ridosso della conclusione delle lezioni», sottolinea.

Eppure gli istituti toscani si sono fatti avanti lo stesso e tra le 275 scuole in graduatoria sono comprese anche diverse primarie. «Sono sempre di più i genitori che lavorano e che d’estate sono costretti a ricorrere ai centri estivi, spesso molto costosi e anche con pochi posti disponibili per accogliere i bambini – conclude Artini – Non ci meraviglia il fatto che le scuole abbiano presentato dei progetti in modo che siano loro stesse a continuare a seguire gli studenti, offrendo in questo modo un’opportunità preziosa per le famiglie anche dal punto di vista economico».


 

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