Hai dei vestiti che non ti piacciono più? Un brand di Prato lancia la “rottamazione” – Che differenza c’è con Vinted
La piattaforma pensata da Rifò: basta spedire (gratis) i capi d’abbigliamento al magazzino e si riceve in cambio un credito sui futuri acquisti
PRATO. Finora si rottamavano le auto; oppure, ai bei tempi di Matteo Renzi, i politici. Adesso si possono rottamare anche gli indumenti che non ci piacciono più oppure che vogliamo cambiare per comprarne di nuovi. È la novità lanciata dal brand pratese Rifò, che non è solo una variante della piattaforma Vinted, ma qualcosa di più.
Come funziona
Rifò infatti ha lanciato una piattaforma grazie al quale chiunque potrà rivendere e acquistare capi usati del brand. Il programma è sviluppato in partnership con Trove, leader di mercato nella tecnologia e nelle operazioni per il branded resale. Questa iniziativa rende Rifò il primo brand italiano a offrire ai propri clienti un servizio di rivendita controllato e garantito, rafforzando il suo impegno nella circolarità e nella riduzione degli sprechi tessili.
Credito per gli acquisti
Il nuovo programma, chiamato Re-Rifò, permette ai clienti che vogliono rivendere un capo del brand di dargli una seconda vita, ricevendo in cambio un credito da utilizzare per acquisti futuri, senza contrattazioni e senza dover attendere l’acquisto da parte di un altro utente. I capi usati vanno spediti con un etichetta prepagata e, una volta arrivati nel magazzino di Savino Del Bene di Santa Vittoria, Reggio Emilia, verranno autenticati, controllati accuratamente e selezionati, e gli verrà attribuito un valore in base al loro stato. Il tutto per poi essere fotografati e rivenduti attraverso Re-Rifò, un canale online dedicato che prolunga il ciclo di vita di ogni prodotto, promuovendo un modello di consumo più sostenibile e, nelle intenzioni dei suoi ideator, « sempre più circolare».
«Parliamo sempre di come dare una seconda vita ai nostri capi fatti con materiali rigenerati, – afferma Niccolò Cipriani, Ceo di Rifò – ma il programma Re-Rifò ha l’obiettivo di dargliene una terza. Abbiamo infatti notato che nelle principali piattaforme di rivendita di capi usati c’erano anche capi Rifò, e quindi ci siamo chiesti: perché non gestire direttamente questo flusso offrendo una garanzia di qualità, velocità e certezza, sia al venditore che all’acquirente?». Detto, fatto: così è nata “Re-Rifò”.
