Effetto alluvione, a Prato tornano di moda gli appartamenti ai piani più alti
Le conseguenze del maltempo sul mercato immobiliare in provincia di Prato
PRATO. L’alluvione dello scorso 2 novembre sta già influenzando il mercato immobiliare, almeno nell’immediato e in termini di richieste. Qualche esempio? Appaiono in aumento le richieste per una casa ai piani alti ed è forse questa la principale novità lasciata in dote dagli ultimi eventi meteorologici. Ma investire nel mattone continuerà a rappresentare una garanzia anche in futuro, sotto molteplici aspetti. Queste, in sintesi, le previsioni dell’agenzia Mediatori Group per quanto riguarda la compravendita e gli affitti nell’area pratese. È ancora presto per avere numeri indicativi, ma a un mese dal violento nubifragio si può tracciare un primo bilancio. Gli ultimi dati Istat fotografavano nella provincia di Prato una sostanziale stazionarietà in termini di compravendite immobiliari, seppur con segno positivo (+1, 8%), anche se con variazioni molto diverse nelle varie macro-aree provinciali. In particolare emerge che Montemurlo aveva fatto segnare il maggior aumento nel numero delle transazioni (+11,6%), mentre Montalbano e Valbisenzio riportano percentuali negative (rispettivamente pari a -8,9% e -5,2%). A Prato si ha infine un debole aumento (+3%). Considerando che Carmignano, Poggio a Caiano e i comuni della Vallata pagano dazio alla sostanziale impossibilità di costruire ex-novo e di una rigenerazione urbana sostanzialmente meno avviata rispetto alla Piana, la richiesta c’è ed è comunque alta. E dovrebbe mantenere quei livelli anche nel medio periodo, al netto di un probabile periodo di stasi legato all’onda emotiva dell’alluvione.
«C’è un chiaramente ancora un po’ di apprensione per quanto riguarda la clientela, dopo quel che è successo. Proprio l’altro giorno, un cliente interessato ad acquistare un garage ci ha chiesto di poter portare un perito idraulico – ha spiegato Giorgio Bonfanti, responsabile Mediatori Group Prato Est e Coiano – Del resto, il ricordo di quanto successo è ancora fresco. Ma se devo essere sincero, a livello di mercato penso che cambierà poco. Innanzitutto perché si è trattato di un evento eccezionale. E poi perché una casa al pianterreno è comunque comoda sotto ogni profilo. In generale non abbiamo assistito a una contrazione delle richieste».
In Valbisenzio si registra invece una situazione a due facce: nelle zone meno interessate dall’alluvione, come Vernio, Usella e Carmignanello, non ci sono stati cambiamenti significativi in termini di interesse ad acquistare o a prendere in affitto un immobile. Diverso il quadro in altre frazioni di Vaiano e Cantagallo, che invece sono state danneggiate dalle esondazioni: beni che potrebbero potenzialmente andare incontro ad un deprezzamento, a seconda di quando i collegamenti saranno ripristinati in toto. È comunque l’emotività a farla da padrona, anche se nemmeno in questo quadro emergenziale il mercato si è fermato. Iniziando da quello degli affitti. «Siamo stati contattati nei giorni immediatamente successivi all’alluvione da diversi titolari d’azienda, alla ricerca di fondi in affitto asciutti e non colpiti dall’acqua. Diverse aziende sono state colpite e qualcuna forse non riaprirà nemmeno adesso – ha fatto presente Paola Vignolini, responsabile di Mediatori Group a Vaiano – Per quel che riguarda le abitazioni, c’è anche chi ha chiesto di rimandare le visite, chi ha chiamato per sincerarsi che l’immobile acquistato non sia stato danneggiato dall’alluvione e chi ha deciso di aspettare ulteriormente per procedere all’acquisto. Non ci aspettiamo grossi impatti sugli affitti, ma per quel che riguarda le vendite questa situazione proseguirà probabilmente fino a fine anno». Timori che potrebbero tuttavia essere superati dal mercato, non appena la paura passerà: la ValBisenzio resta l’ambito provinciale più economico per chi vuole comprare casa, con quotazioni medie pari a 1.255 euro al metro quadrato e notevolmente inferiori alla media provinciale (che si attesta sui 1.702). Restano da capire gli effetti dell’ordinanza della Regione che dà la possibilità ai proprietari di edifici danneggiati dall’alluvione di chiedere una sospensione delle rate dei mutui.