Addio a Corrado Guidi, ex sindaco di Bientina: il malore in casa e la corsa disperata in ospedale. Aveva 58 anni
Consulente aziendale, dal 2007 ha guidato l’amministrazione per due legislature e nel 2022 ha sfidato Dario Carmassi. Lascia la moglie Barbara Frosini e la figlia Anna. L’ultimo saluto mercoledì 17 dicembre
BIENTINA. Un bruttissima notizia, arrivata di prima mattina ieri, quando aprendo i telefonini per i messaggi ricevuti, i tanti che conoscevano Corrado Guidi hanno appreso della morte dell’ex sindaco di Bientina. Un malore riconducibile a problemi cardiocircolatori gli ha tolto la vita a 58 anni, prendendolo di sorpresa di notte. Il disturbo che si trasforma in allarme e che induce la moglie, Barbara Frosini, a chiamare il 118. L’ambulanza arriva, il consulente aziendale viene soccorso ma le sue condizioni sono gravi e viene caricato in barella per la corsa in ospedale. Dove, purtroppo, non arriverà mai. Oltre alla compagna di una vita, Corrado Guidi lascia la figlia Anna. La salma è esposta nella casa funeraria Oltre in via Polidori a Bientina. Mercoledì (17 dicembre) alle 10 è previsto un saluto, senza cerimonia religiosa.
La sua è stata una vita piena, ruotata attorno alla politica che lo ha portato a militare nella sinistra approdando alla poltrona di sindaco nel 2007 e rimanere alla guida dell’amministrazione comunale bientinese per dieci anni, lasciando il posto a Dario Carmassi che ha sfidato alle elezioni comunali del 2022 con una lista civica condita da polemiche. La sconfitta alla tornata elettorale lo aveva portato in consiglio comunale nell’insolito ruolo di capogruppo dell’opposizione. Da cui poi si era staccato dando le dimissioni da consigliere comunale.
Un epilogo politico che, però, non ne ha scalfito l’apprezzamento personale da parte di tantissime persone che hanno condiviso con lui i percorsi legislativi e all’interno della vita nel Partito democratico. Basti vedere i numerosissimi messaggi di cordoglio arrivati ieri dopo che si è diffusa la notizia della sua morte. «La scomparsa improvvisa di Corrado Guidi, già sindaco stimato di Bientina e sempre attivo e presente per la sua comunità, ci lascia attoniti», ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani.
Commovente il ricordo di Carmassi: «Per oltre dieci anni abbiamo cenato insieme ogni settimana, tardi nella sera, spesso tardissimo con pizza tonno e cipolle, birre e ponci. Mi hai insegnato la politica fatta, non solo studiata. Hai provato ad insegnarmi anche le regole del calcio, ma ti confesso che non ci sei riuscito. Eri generoso, permaloso, ambizioso. Non dormivi praticamente mai. Un vulcano. Bistecche e sorrisi. Sensibile per davvero. Grisù. Mi viene il groppo. Ti ho guardato come si guarda a un maestro. Poi anche altro, certo. Anni difficili, penso per entrambi. Lontananza, forse in larga parte solo apparente – quando e perché è iniziata? Lo sappiamo e al tempo stesso lo ignoriamo entrambi. L’ultimo incontro a ottobre scorso, al seggio. Avevamo tutti e due cappelli e barba lunghi. Abbiamo parlato, non c’era ruggine, non c’era commedia. Abbiamo votato lo stesso partito, come sempre. Ci siamo salutati col sorriso, ero contento di quelle chiacchiere sporadiche – un amico comune mi ha detto che anche tu lo eri. Se il tempo è una ruota, sarebbe tornato anche il momento per un abbraccio, magari al termine di una prossima battaglia politica, di nuovo e finalmente al fianco. Oggi, con un buco dentro, guardo questa foto sfuocata e rivedo entrambi più giovani, più saggi, uniti. Piango, compagno Corrado Guidi. E accidenti a te, alle pizze e ai ponci. Fraterni saluti».
Cordoglio anche dal sindaco di Pontedera, Matteo Franconi: «Corrado era un amico, un compagno di mille battaglie, un punto di riferimento per tutti, qualunque fosse il suo ruolo, in qualsiasi cosa fosse impegnato. Corrado era “semplicemente” Corrado. La sua scomparsa improvvisa mi lascia senza fiato e parole. Un abbraccio a Barbara, alla famiglia e condoglianze sincere alla sua Bientina che non ha mai smesso di amare. Fai buon viaggio Corrado. Ci manchi già tantissimo».
Tra gli infiniti messaggi, impossibile da citare tutti, anche quello della sindaca di Capannoli, Arianna Cecchini: «In un attimo mi sono passati davanti tutti i tuoi insegnamenti, i tuoi consigli pacati, i tuoi rimproveri, gli abbracci sinceri, gli sguardi di ammonimento. Se sono quella che sono oggi politicamente, è anche merito tuo».
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