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La tragedia

Muore nell’auto ribaltata nel fosso: la vittima è un’ex commerciante, grave il marito – «Difficile tirarla fuori, non riuscivamo a vederla»

di Lorenzo Carducci

	La macchina finita nel fosso (foto Stick), in alto la vittima, Maria Albanese
La macchina finita nel fosso (foto Stick), in alto la vittima, Maria Albanese

Cascina, coppia di anziani finisce nell’acqua in via Santa Maria: alla guida della macchina c’era la donna, morta per annegamento. I primi a intervenire sono stati due passanti che hanno aiutato l’uomo a uscire dal bagagliaio

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CASCINA. Tragedia ieri pomeriggio a Cascina. Un’auto con a bordo una coppia di anziani è finita fuori strada, ribaltandosi in corrispondenza di una curva nel fosso pieno d’acqua in via Santa Maria, nel tratto che da via Arnaccio (la SS67) porta verso la frazione di San Giorgio. Dal veicolo è stato estratto vivo soltanto lui, Corrado Caso, salvato da due residenti e poi ricoverato in ospedale, mentre la moglie Maria Albanese, 78 anni, non ce l’ha fatta.

L’incidente

Secondo una prima ricostruzione sarebbe stata lei al volante della Citroen nera che per motivi ancora in corso di accertamento – complici le ridotte dimensioni e della carreggiata – è uscita di strada a ridosso di un ponticino e poi caduta nel canale ingrossato dalla pioggia di lunedì. La donna sarebbe morta per annegamento, intrappolata nell’abitacolo che si è riempito d’acqua in pochi istanti.

I soccorsi dei passanti

Erano passate da pochi minuti le 17 quando è partita la chiamata ai soccorsi, allertati da alcuni passanti che hanno notato l’auto capovolta nel fossato con i due anziani dentro. A intervenire per primi due uomini, uno residente proprio lì vicino. I due si sono calati nel fosso, sfidando l’acqua e il fondale fangoso, nel tentativo di salvare marito e moglie. Con grande fatica, nel giro di qualche minuto, sono riusciti a estrarre l’uomo dal bagagliaio, rimasto aperto più in superficie, quasi appoggiato alla sponda vicina alla strada.

Corrado Caso respirava, era cosciente. E non appena si è rimesso in piedi ha subito cercato di fiondarsi disperatamente in soccorso della moglie, ancora bloccata dentro. Uno dei due angeli custodi lo ha preso in carico per far sì che non corresse altri pericoli, mentre l’altro continuava a provare a estrarre Maria.

L’intervento dei vigili del fuoco

Attimi eterni, vissuti col fiato sospeso da tutti i presenti, accomunati da un’unica speranza. Poco dopo, intorno alle 17,12, l’arrivo dei vigili del fuoco, che con appositi dispositivi di protezione individuale sono entrati in acqua per effettuare il recupero. Quando ci sono riusciti, la donna non dava cenni di vita. Non respirava e il suo cuore aveva smesso di battere. Immediati i tentativi di rianimarla da parte dei sanitari nel frattempo arrivati sul posto con due ambulanze. Una decina di minuti di massaggio cardiaco, che però non hanno avuto esito positivo. Il personale non ha potuto far altro che constatare il decesso, mentre il marito è stato stabilizzato e portato all’ospedale.

Una famiglia nel dolore

Maria e Corrado sono persone conosciute a Cascina. Per diversi anni avevano gestito un negozio di abbigliamento nella frazione di San Frediano a Settimo, sulla Tosco Romagnola, dal nome Mary Moda, attività che avevano contribuito a portare avanti anche i figli. Una famiglia colpita improvvisamente da un dramma che sconvolge un’intera comunità.

Il racconto di un residente

E che Sascia Giachetti, 50 anni, tra i due primi soccorritori e residente in una delle case più vicine, ha fatto di tutti per evitare. «Sono un po’ scosso – racconta col groppo in gola – penso di aver dato tutto quello che potevo, ma mi fa male non aver potuto salvare la signora. Dopo che abbiamo estratto il marito, sono stato con lui perché aveva bisogno di supporto. Tirare fuori la moglie era più difficile, non riuscivamo a vederla, la macchina era tutta allagata. Poi sono arrivati i pompieri..».

«Purtroppo non è la prima macchina che negli anni vedo andare nel fosso su questa strada – continua Giachetti – una strada di campagna isolata e pericolosa, in quel punto manca anche un parapetto e noi residenti lo abbiamo già segnalato. Quello che poi mi è dispiaciuto è stato vedere che mentre intervenivamo sono passate quattro o cinque macchine che non si sono nemmeno fermate per chiedere se serviva un aiuto». Lui invece, assieme all’altro, l’aiuto lo ha dato eccome. Salvando una vita a cui il tragico incidente ha tolto la persona più cara. 

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