Il Tirreno

Pontedera

Il blitz

In auto con 6,7 chili di cocaina: 36enne in manette. Il sospetto: «Dietro un traffico ad ampio raggio»

di Lorenzo Carducci
I panetti sequestrati
I panetti sequestrati

Il “corriere” è stato scoperto e arrestato dai carabinieri di Pontedera: trovati nel cruscotto otto panetti di droga avvolta dal cellophane

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PONTEDERA. La sensazione è che dietro ci sia qualcosa di molto più grande di un “semplice” giro di spaccio locale. Se non altro per il quantitativo di droga trasportata: 6 chili e 700 grammi di cocaina pura, occultati all’interno del cruscotto della macchina guidata da un 36enne, il cui atteggiamento sospetto non è sfuggito ai carabinieri dell’aliquota operativa di Pontedera impegnati in quella che il comando provinciale dell’Arma definisce «una specifica attività di repressione dei reati in materia di stupefacenti».

A seguito della perquisizione – sia personale che del veicolo – i militari hanno arrestato l’uomo per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, per poi portarlo al carcere Don Bosco di Pisa.

È successo nel pomeriggio dello scorso lunedì 10 novembre, intorno alle 17, in un’area della provincia sulla cui esatta localizzazione vige il massimo riserbo. Si parla di una zona «notoriamente monitorata per l'alto indice di attività di spaccio», altro indizio che induce a pensare a un’operazione ad ampio raggio, con ramificazioni ben oltre i confini provinciali ma forse anche regionali e nazionali.

L’ipotesi che il 36enne arrestato fosse stato ingaggiato come corriere da una grossa rete di trafficanti sembra al momento quella più probabile. Per conto di chi agisse e con quali indicazioni è ciò che cercheranno di capire gli inquirenti. I quasi sette chili di cocaina, che i carabinieri di Pontedera hanno posto sotto sequestro al pari dell’auto e degli altri oggetti, erano suddivisi in otto involucri di cellophane, di varie dimensioni.

Nella foto diramata dai militari si vedono anche due cellulari, banconote per oltre 500 euro e una piccola chiave, che potrebbe essere lo strumento d’apertura del vano “nascosto” all’interno del cruscotto. Un espediente ormai di consolidato utilizzo da parte degli spacciatori. Anche se contorni e dettagli restano al momento indefiniti – e le indagini proseguono – l’operazione conferma come la provincia di Pisa sia ormai un crocevia piuttosto battuto da parte dei trafficanti di droga, complice una posizione a dir poco strategica.

Anziché percorrere le direttrici più rapide, i corrieri vengono spesso fatti passare dalle strade interne e secondarie. Magari in un anonimo lunedì pomeriggio, proprio come accaduto in questo caso.

Un caso peraltro molto simile a quello risalente allo scorso giugno, quando un 31enne fu trovato dalla polizia a Crespina Lorenzana con 6 chili di cocaina in macchina, nascosta dietro il cruscotto grazie a uno di quei sistemi ingegnosi di cui sopra. 

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