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Peccioli e Lajatico vogliono unirsi nel nuovo Comune Alta Valdera

di Francesco Turchi
Peccioli e Lajatico vogliono unirsi nel nuovo Comune Alta Valdera

Entra nel vivo l’iter che porterà al referendum, scelto il nome dell’ente

07 giugno 2023
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PECCIOLI. L’input alla Regione per far partire il processo che potrebbe portare alla fusione, c’era già stato. E ora c’è anche il nome: i cittadini di Peccioli e Lajatico saranno chiamati a esprimersi sulla nascita del Comune Alta Valdera.

Niente combinazione dei nomi degli enti esistenti, come avvenuto invece per esempio con Crespina Lorenzana e Casciana Terme Lari.

In questo caso si preferisce puntare su una denominazione più ampia, magari anche strizzando l’occhio ad altri territori limitrofi, che in futuro potrebbero essere interessati a entrare a far parte del nuovo Comune. Ragionamento prematuro, ovviamente, visto che siamo all’inizio di un percorso che porterà al referendum, il cui esito non è scontato.

E proprio il nome scelto dai due enti – annunciato ieri sera in consiglio comunale a Peccioli – evoca un precedente tutt’altro che lusinghiero per i promotori. Perché la nascita del Comune Alta Valdera era già stata proposta, esattamente dieci anni fa, a pecciolesi, capannolesi e palaiesi. Che nel complesso lo bocciarono (soltanto a Palaia vinse il “sì” con il 65%, mentre a Peccioli e Capannoli la spuntò il “no” rispettivamente con il 53% e il 50,6%) . La Regione a quel punto prese atto della volontà del popolo (il referendum è consultivo, ma l’ente si è sempre espresso in linea con l’esito del voto) e ognuno dei tre enti mantenne la propria autonomia.

Ora ci riprovano i Comuni di Peccioli e Lajatico, che già gestiscono insieme i servizi, puntando anche sui milioni di euro di contributi che arriverebbero – in caso di successo del “sì” – da Stato e Regione nei prossimi dieci anni.

L’obiettivo dei sindaci Renzo Macelloni e Alessio Barbafieri è chiudere la partita entro l’autunno, per poi andare al voto nel Comune Alta Valdera tra un anno, alla scadenza naturale di entrambi i mandati.

Tuttavia il percorso – che deve fare i conti anche con gli ostacoli legati al campanilismo – sta entrando ora nel vivo, dopo le deliberazioni dei due consigli e le assemblee pubbliche nei paesi, dove non sono mancati pareri contrari al progetto.

In corso dunque il procedimento che porterà alla proposta di legge di fusione. Ieri sera c’è stato il via libera del consiglio comunale pecciolese alla denominazione “Alta Valdera”. Una volta depositata la proposta di legge in consiglio regionale, ci sarà il passaggio in prima commissione (presieduta da Giacomo Bugliani) , dove saranno previste le audizioni (rappresentanti degli enti, per esempio, a cominciare dai sindaci, ma anche comitati) . Soltanto dopo il via libera della commissione, il Consiglio regionale adotterà una deliberazione per lo svolgimento del referendum.

Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, trasmetterà la deliberazione sullo svolgimento del referendum al presidente della Regione, Eugenio Giani, con quest’ultimo che entro 30 giorni, con proprio decreto, potrà indirlo con proprio decreto.


 

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