Il Tirreno

Pontedera

Chiesa

Monsignor Paccosi è il nuovo vescovo di San Miniato

Monsignor Paccosi è il nuovo vescovo di San Miniato

A Firenze la celebrazione al Duomo per l’ordinazione. "Voglio già bene al popolo di San Miniato, ho avuto predecessori così bravi che trovo la strada spianata".

05 febbraio 2023
4 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE. "Ti ho avuto sapiente, generoso e fraterno collaboratore. Ti doniamo ora alla Chiesa di San Miniato perché il Signore, attraverso di te, che raccogli l'eredità del fratello vescovo Andrea, continui a effondere la sua grazia su quel popolo che d'ora in poi sarà il tuo popolo". Lo ha detto il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e presidente della Conferenza episcopale toscana, nella messa per l'ordinazione episcopale di monsignor Giovanni Paccosi, nuovo vescovo di San Miniato.

"Il popolo che ti è affidato - ha affermato l'arcivescovo di Firenze - deve poter trovare in te, caro don Giovanni, certamente un padre che accoglie e unisce nell'unica famiglia, ma deve poter scorgere in te anche un fratello, che cammina non solo avanti ma anche accanto, condividendo con tutti il peso della vita, e questo è possibile se non dimentichi che tu resti sempre figlio, figlio della Chiesa, dalla cui vita di verità e di grazia hai bisogno tu per primo di essere ogni giorno rigenerato". "Siamo qui, caro don Giovanni - ha proseguito Betori - a implorare tutto questo per te, invocando su di te lo Spirito del Signore. Lo fa con noi tutta la Chiesa fiorentina, che ti ha visto crescere e ti ha formato al ministero, si è arricchita della tua giovinezza di prete, ti ha inviato in missione in una terra lontana anch'essa grata per il tuo servizio, ti ha riaccolto affidandosi alla tua intelligenza e dedizione pastorale ed è stata testimone della fraternità sacerdotale con cui hai accompagnato il caro don Paolo Bargigia nel mistero della sofferenza, ora ti ringrazia per il dono che tu sei stato per noi".

Betori ha ricordato anche "quanto il tuo popolo dovrà e potrà attendersi dal tuo ministero episcopale: il discernimento che svela la realtà nella sua verità, la guida sapiente negli itinerari spesso problematici del deserto della vita, la costruzione di una comunione che sappia accogliere e includere, la testimonianza della misericordia che si svela nel Dio umanato". "Ci è chiesto - ha aggiunto l'arcivescovo di Firenze - di svolgere il ministero con spirito di gratuità e generosità, di dedizione e abnegazione". Nel suo ringraziamento monsignor Paccosi ha citato le parole di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, sulla vita come risposta a una chiamata, che lo colpirono a 16 anni: "La battaglia e il dramma è essere fedele a quella scoperta, che ogni volta mi sorprende" Il neo vescovo, come ricorda ToscanaOggi, ha parlato di gratitudine per "la misericordia con cui Dio mi guarda" ed ha ringraziato i confratelli vescovi, preti, amici e familiari; ha ringraziato i genitori e la famiglia, gli amici che "hanno condiviso con me l'avventura della fede", ricordando in particolare mons. Andrea Bellandi, suo confratello anche nell'episcopato, e don Paolo Batrgigia "che essendo il più furbo, è già in cielo". Ha ricordato il cardinale Benelli, "su cui avrei troppe cose da dire", il cardinale Piovanelli che lo ha ordinato prete e lo ha inviato in missione in Perù, il cardinale Bassetti "che è stato per me un padre". "Ho conosciuto - ha detto ancora - molti santi tra i preti e tra i laici": alcuni in cammino verso gli altari, don Luigi Giussani Giorgio La Pira, don Divo Barsotti "che una volta mi disse che un giorno sarei stato vescovo". Poi i "santi della porta accanto", una signora in carrozzina conosciuta a Scandicci, una vecchietta inferma a Lima, una signora che viveva in una baracca di cartone che pregava ringraziando il Signore.

Il nuovo vescovo si è rivolto quindi ai fedeli di San Miniato, presenti in cattedrale: "voglio già bene al popolo di San Miniato, ho avuto predecessori così bravi che trovo la strada spianata". Ha rivolto anche, in spagnolo, un saluto ai tanti amici del Perù e dell'America Latina conosciuti in questi anni.

La celebrazione, in una gremita Cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze, si è aperta con la lettura del Mandato del Papa. Dopo l'omelia, i riti di ordinazione: a consacrare il nuovo vescovo, insieme al cardinale Giuseppe Betori, il vescovo Andrea Migliavacca (suo predecessore a San Miniato e attualmente vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro) e l'arcivescovo di Salerno, Andrea Bellandi, che con monsignor Paccosi ha condiviso il percorso vocazionale e di formazione. Erano presenti anche il cardinale Gualtiero Bassetti, che è stato rettore del seminario per don Paccosi, e il cardinale Ennio Antonelli, insieme a molti vescovi toscani, all'arcivescovo Claudio Maniago e a padre Lino Panizza, vescovo emerito di Carabayllo, che accolse nel 2001 monsignor Paccosi in Perù dove è rimasto 15 anni. In cattedrale anche molti fedeli fiorentini e altri giunti dalla diocesi di San Miniato dove monsignor Paccosi inizierà il suo ministero episcopale domenica 26 febbraio.

E' stato definito il programma della giornata di ingresso: alle 14,30 arrivo a San Miniato e visita a Casa Verde, presidio della Fondazione Stella Maris; alle ore 15 saluto alla comunità Nuovi Orizzonti e incontro con ni giovani al convento di San Francesco, quindi cammino verso piazza del Popolo dove alle 16 ci sarà il saluto del sindaco; alle 16,30 incontro con le autorità nel palazzo comunale; alle 17,30 in cattedrale la Messa di inizio del ministero episcopale.

Primo piano
La tragedia

Haris Shala, lo schianto mortale e le ultime parole: il 25enne pisano lascia una bimba di 15 mesi, il ricordo del suocero: «Ragazzo meraviglioso»

di Sabrina Chiellini