Pistoia, l’Arca perde un riferimento: chiude il negozio “Franco Melani”
La titolare spiega la politica commerciale: «Momento non facile, ma continuiamo in via della Madonna»
PISTOIA. «Chiudo il negozio di piazza Leonardo da Vinci per poter seguire al meglio quello di via della Madonna 2, che resterà aperto con il suo grande assortimento di abbigliamento donna anche nelle taglie comode».
Così Silvia Melani spiega la politica commerciale della Melani abbigliamento, una delle aziende più antiche e prestigiose di Pistoia fondata, ai primi del Novecento, da sua nonna Dolores ed affermatasi, negli anni del dopoguerra, grazie a sua mamma, l'indimenticabile Maria Melani. «Il commercio al dettaglio conosce un momento non facile – dice Silvia – e, nella nostra città, questo fenomeno è purtroppo amplificato. Riuscire a gestire al meglio due negozi oggi non è facile e per questo ho preferito concentrare le mie forze su quello di via della Madonna, che continuerà a essere un punto di riferimento per tutte le donne che amano vestirsi con capi di qualità».
Ad aver spinto Silvia Melani a prendere questa non facile decisione, è stata anche la voglia di potersi ritagliare degli spazi di vita privata. «Quando si arriva a un'età diciamo "matura" – dice sorridendo – si percepisce la necessità di guardare oltre per assaporare dei momenti che, sempre dietro a un bancone, non possono essere vissuti».
Pistoia quindi perde un'altra vetrina importante in uno spicchio di città, quello che comprende l'Arca e via Carratica, che negli ultimi anni ha visto un'innegabile tendenza al ribasso nella tipologia degli esercizi commerciali. «In questi giorni – conclude la commerciante – il nostro negozio è straripante di clienti, che vogliono approfittare della vendita promozionale in atto. Sono certa che quelle che non ci conoscevano, ci seguiranno poi nel negozio di via della Madonna». Toccherà quindi a questa rivestire il ruolo di "Fort Apaches" dell'alta moda e del buon gusto made in Pistoia.
La storia
Nata come una sartoria artigianale, l'attività decollò grazie alle capacità imprenditoriali di Dolores Melani che comprese, per prima in città, l'importanza del lavoro di squadra. Per poter meglio servire le signore della nobiltà e della borghesia pistoiese che, attratte dalle sue creazioni ispirate dalla moda parigina, affollavano ogni giorno il suo atelier, capì che sotto il suo occhio vigile dovevano lavorare autentiche squadre di apprendiste. Per questo si rese disponibile a insegnare il mestiere di sarta a tante giovani ragazze, molte delle quali provenienti dalla Piana e dalla Montagna che, non sapendo dove dormire a fine lavoro, venivano ospitate nei locali di servizio della boutique. Fra queste ragazze, c'era anche Maria che, fra un orlo e un occhiello, nella sartoria trovò l'amore della sua vita, sposando nel 1942 Marcello, uno dei tre figli di Dolores. Con lei la sartoria decollò verso l'universo della celebrità internazionale. Pur restando pistoiese a tutti gli effetti, l'azienda iniziò a essere fra le principali protagoniste delle sfilate di moda fiorentine. Dagli anni Cinquanta in poi, la clientela iniziò a comprendere i nomi più importanti del cinema e del jet set, come Sandra Mondaini, Delia Scala, Marisa Del Frate, Marisa Merlini e Alessandra Panaro. La scrittrice Elsa Morante quando trionfò al premio Strega del 1957 con L'isola di Arturo, non esitò a dire che indossava un abito della collezione Melania, l'apposita griffe creata dalla stilista pistoiese.