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Caldo e poca pioggia, perché la stagione dei funghi non riesce a decollare

di Carlo Bardini
Una cesta di funghi
Una cesta di funghi

Montagna Pistoiese, il micologo individua un periodo: «Ecco fino a quando bisognerà aspettare»

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ABETONE. Chi in questi giorni va in cerca di funghi sulla Montagna Pistoiese, è più facile che torni a casa con un paniere di delusioni invece che qualche chilo di porcini.

È sotto gli occhi di tutti che quest’anno, a causa del grande caldo (soprattutto delle scorse settimane) e delle pochissime piogge, la stagione per l'estatino tarda a decollare. Proprio in questi ultimi giorni qualcosa sembra muoversi e i raccoglitori di funghi tornano a casa con qualcosa. Ma più che di chili si parla di numeri. Tre, quattro porcini e nemmeno dei più belli.

  • Qui qualche consiglio

Per risolvere questa carenza bisognerebbe che piovesse e che non tirasse vento. Allora, con queste condizioni meteo, la situazione potrebbe risollevarsi. «Fa troppo caldo e c’è troppa umidità e di funghi se ne trovano davvero pochi – spiega Federico Pagliai, scrittore, conoscitore della montagna e raccoglitore di funghi – Poi, oltre al danno la beffa, perché spesso quelli trovati non sono nemmeno bellissimi e a volte sono già bacati. La pioggia dei giorni scorsi e questo leggero calo delle temperature potrebbero portare delle novità buone, ma bisogna aspettare un quindicina di giorni per vedere gli effetti, sperando che la pioggia, vista la siccità che presenta il terreno, sia potuta entrare e non scorrere via. Ricordo che in altri anni la stagione dei funghi partiva durante il periodo legato all'Ascensione, ma quest'anno è davvero in ritardo».

L’esperto

L’opinione è condivisa anche dall'esperto micologo Massimo Antonini, conosciuto per i suoi studi e una presenza costante sulla montagna pistoiese. «Se devo essere sincero e dirla come sta ad ora non abbiamo una fotografia alquanto esatta della situazione – dice Antonini – Innanzitutto la stagione è molto in ritardo. Ci sono stati anni in cui di questi tempi il raccolto era già abbondante. Adesso va a zone, e il caldo che c'è stato ed è ancora presente, di sicuro non ha aiutato. Ci vorrebbero le piogge ma poi non dovrebbe tirare vento. Se cominciasse a piovere e il caldo raggiungesse temperature più miti credo che fra tre settimane qualcosa si comincerebbe a trovare. Ormai si dovrà arrivare a ridosso della fine di agosto. Comunque non mi aspetto grandi cambiamenti, quest'anno. Ormai sono cicli e negli ultimi due o tre anni, sempre per ragioni legate al clima i funghi non abbondano».

Quindi ai fungai non resta che avere pazienza, provare ad andare a fare qualche girata per i boschi, nella speranza di riportare a casa qualche prelibatezza. E se proprio si vuole sperare nel porcino, occorre raggiungere le zone più alte, come ad esempio i boschi dell'Abetone. Parola del micologo esperto Massimo Antonini.

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