Il Tirreno

Una nuova tragedia si è consumata sulle vette del Karakorum, in Pakistan. L’alpinista ed ex campionessa di biathlon Laura Dahlmeier, 31 anni,   ha perso la vita durante un’ascensione al Laila Peak, una delle montagne più affascinanti e insidiose della catena. Secondo quanto riferito dai media tedeschi, a confermare la notizia è stato il team che la accompagnava, dopo ore di attesa e tentativi di soccorso. L’atleta sarebbe stata travolta da una frana improvvisa, che non le ha lasciato scampo.

Una leggenda dello sport convertita all’alpinismo estremo

Nota in tutto il mondo per i suoi straordinari risultati nel biathlon, disciplina nella quale ha conquistato numerose medaglie olimpiche e mondiali, Dahlmeier aveva da qualche anno lasciato le competizioni per dedicarsi alla sua seconda grande passione: la montagna. Il Laila Peak, con la sua forma slanciata e il profilo elegante, è considerato uno degli obiettivi più ambiti per gli alpinisti esperti. Ma è anche noto per essere estremamente pericoloso, soprattutto a causa delle condizioni climatiche imprevedibili e delle frequenti scariche di neve e ghiaccio.

Inutili i soccorsi: accertato il decesso

I tentativi di recupero e di soccorso sono stati immediati, ma purtroppo inutili. I soccorritori hanno potuto solo constatare il decesso della sportiva tedesca, confermando le peggiori ipotesi dopo il distacco di neve che aveva travolto la zona in cui si trovava.

Il cordoglio del mondo sportivo

La notizia della morte di Laura Dahlmeier ha colpito profondamente l’ambiente sportivo e alpinistico. L’ex atleta era molto amata per il suo talento, la determinazione e la capacità di reinventarsi. In Germania, dove era considerata una vera e propria icona dello sport invernale, si moltiplicano in queste ore i messaggi di cordoglio e i ricordi commossi.