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Alberghi meno cari e nel verde: Pistoia fa concorrenza a Firenze

Alberghi meno cari e nel verde: Pistoia fa concorrenza a Firenze

Molte strutture sia in città che fuori stanno registrando il tutto esaurito

08 giugno 2023
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PISTOIA. Il boom di turismo che sta vivendo Pistoia, perché di boom si tratta, non è dovuto solo alla sostanziale stabilità dei prezzi delle strutture alberghiere, rispetto all’aumento del 40% circa fatto registrare da Firenze. Il motivo del grande successo di Pistoia come mèta turistica affonda le sue radici (è proprio il caso di dirlo) nella grande quantità di aree verdi presenti in città e nelle sue immediate vicinanze, molto ambite soprattutto da coloro che, in Italia e all’estero, abitano in grandi aree urbane. Questo è il parere di Camilla Ferri, responsabile del turismo di Confesercenti Pistoia: «Pistoia sta registrando il “tutto esaurito” sia per quanto concerne gli agriturismi che per le case vacanze e i b&b che si trovano appena fuori le mura, già in aperta campagna. Chi viene a Pistoia cerca vacanze immerse nel verde, che solo una città come la nostra può offrire. Occorre però una adeguata pubblicità delle bellezze del territorio, che rendano il soggiorno più appetibile. Penso alla rete museale cittadina, agli organi di Luigi Tronci, la cui conoscenza potrebbe essere meglio veicolata nonché ai sentieri e ai borghi della prima fascia montana».

Che il fattore prezzo sia comunque decisivo nella scelta di Pistoia, lo si evince tuttavia dai molti gruppi di turisti organizzati che hanno iniziato a far base in città, dove i prezzi sono rimasti sostanzialmente inalterati e dove i bus non sono soggetti al gravoso “balzello” cui devono sottostare per entrare a Firenze. Per entrare nel suo perimetro cittadino, i pullman turistici pagano, il primo giorno, o 235 euro se inferiori agli 8 metri o 315 euro se la loro lunghezza è superiore a questa dimensione.

I giorni successivi, la tariffa si abbassa a 70 o a 90 euro a seconda delle dimensioni del mezzo. Tariffe più che legittime, ma che in questa difficile fase di ripartenza, stanno scoraggiando tanti operatori turistici a far rotta nel capoluogo di regione per pernottarvi, orientando invece le proprie preferenze su altri centri relativamente raggiungibili come appunto Pistoia.

Su questo aspetto, ma non solo su questo, focalizza il suo intervento Veronica Bozzi, titolare dell’ hotel Villa Cappugi e responsabile Federalberghi di Pistoia: «La politica di rialzo dei prezzi attuata a Firenze e la chiusura di alcune strutture alberghiere a Montecatini hanno indotto molti tour operator a rivolgersi agli hotel pistoiesi. Restano tuttavia insoluti problemi come la scarsità di eventi e la poca pubblicità fatta alle eccellenze turistiche cittadine, che potrebbero radicare i turisti a Pistoia per periodi più lunghi evitando che la nostra città venga vista solo come un “dormitorio” da utilizzarsi per poter raggiungere facilmente località come Firenze, Lucca, Pisa, la Versilia o il Chianti».

Altre criticità ravvisate dall’albergatrice sono la scarsità di personale e la mancata programmazione del periodo di ferie per i negozi e per i pubblici esercizi che, soprattutto a ridosso delle settimane di Ferragosto, a Pistoia sono in gran parte chiusi: «Tutti gli hotel sono pesantemente sotto organico, mettendo tutti gli imprenditori turistici in difficoltà. Inoltre se Pistoia vuol affermarsi turisticamente, occorre che venga varata, di comune accordo all’interno delle categorie commerciali, una rotazione nel periodo di ferie estive che, ad agosto, non lasci la città sguarnita di negozi e pubblici esercizi aperti».

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