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Pisa, chiude storico supermercato: in 19 a rischio trasferimento

di Danilo Renzullo

	Il punto vendita Pam
Il punto vendita Pam

Giù le serrande nello storico punto vendita di viale della Cascine. Scatta la mobilitazione dei sindacati con stato di agitazione e presidi

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PISA. L’operazione è stata rapidissima. Portata a termine nel giro di poche settimane con la cessione del punto vendita e il “passaggio”, che diventerà effettivo a luglio, dell’intera forza lavoro. Diciannove lavoratori a tempo indeterminato che adesso attendono di conoscere il loro futuro che, in assenza di un piano di sviluppo, appare incerto e a rischio. Con un possibile trasferimento a centinaia di chilometri di distanza. La Pam di viale delle Cascine, a Pisa, chiude i battenti.

Sabato l’ultimo giorno di apertura, poi giù le serrande per quello che, in oltre trent’anni di attività (prima sotto l’insegna Superal, poi con il marchio Pam), è stato sempre un punto di riferimento dei consumatori di una vasta area della città. La società operante nella grande distribuzione organizzata ha ceduto l’immobile ad un gruppo cinese che, attraverso una rete di società, gestisce negozi attivi nella vendita di casalinghi, prodotti per l’igiene, detersivi, articoli da regalo, giocattoli, bigiotteria, cancelleria e una miriade di altri prodotti. L’operazione porterà alla chiusura del supermercato, che dalla prossima settimana sarà “svuotato” per poi andare incontro ad una serie di interventi di ristrutturazione.

Sul futuro, però, resta un punto interrogativo. La nuova società non ha infatti chiarito i suoi obiettivi e, soprattutto, non ha presentato ai sindacati un piano di sviluppo. Prospettando il trasferimento dell’intera o di una parte della forza lavoro impiegata nel supermercato – che dal prossimo giugno saranno costretti ad un periodo di ferie forzate – in alcuni punti vendita gestiti dal gruppo in provincia di Siena.

Secondo quanto emerso, la nuova società sarebbe intenzionata ad avviare un confronto con altre aziende attive nella grande distribuzione organizzata per cercare di mantenere il supermercato, anche se sotto un’altra insegna. In alternativa, i locali saranno trasformati e ospiteranno una sorta di discount per la vendita di casalinghi, giocattoli e articoli da regalo.

Resta però il punto interrogativo sul futuro, soprattutto quello dei 19 lavoratori, che ha spinto la Filcams-Cgil, la Fisascat-Cisl e la Uiltucs di Pisa ad indire lo stato di agitazione provinciale dei lavoratori Pam e ad avviare una mobilitazione che domani vedrà il suo primo atto in un presidio di protesta davanti allo storico supermercato.

Con la cessione, Pam “perde” anche l’ultimo grande supermercato attivo a Pisa, dove resteranno solo i piccoli punti vendita sotto l’insegna “Pam city”. Dal 2017, infatti, la società della grande distribuzione ha avviato un processo di riorganizzazione sul territorio comunale che ha portato alla cessione del punto vendita di Pisanova – con il cambio di marchio – e lo scorso anno con la chiusura del supermercato di via Pascoli, dove si è insediato un gruppo commerciale attivo nella vendita di prodotti per la casa e non solo.

La mancanza di chiarezza e di un piano di sviluppo da parte del gruppo che ha rilevato la gestione e la struttura di viale delle Cascine ha però fatto insorgere le organizzazioni sindacali e i lavoratori che, a poco più di un mese dal “passaggio” nella nuova società, non conoscono ancora il loro futuro. 

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