Omicidio a Fregene, Stefania Camboni uccisa a coltellate nella sua villetta: cosa sappiamo
Il corpo trovato con numerose ferite da arma da taglio e coperto con dei cuscini. L’auto in una cunetta. Sentiti il figlio della vittima e la sua compagna, che abitano in un’altra parte della casa
ROMA. Omicidio a Fregene dove una donna di 60 anni, Stefania Camboni, è stata trovata senza vita all’interno di una villa in via Agropoli. Il suo corpo è stato scoperto questa mattina intorno alle 7.20, coperto da alcuni cuscini. Sul cadavere sono state rilevate numerose ferite da arma da taglio, concentrate soprattutto nella zona addominale. Sia il figlio della vittima che la compagna – che abitano in un’altra porzione della villa – sono stati sentiti. Sul corpo è stata disposta l'autopsia. La morte dovrebbe risalire alla notte tra mercoledì e giovedì. Il corpo della donna è stato intanto portato all’istituto di medicina legale dell’Umberto I.
Si indaga per omicidio
La procura della Repubblica di Civitavecchia ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio. Sul corpo della donna, che divideva il villino con il figlio e la compagna di quest'ultimo, il medico legale ha repertato alcune ferite compatibili con un coltello e una frattura alla testa. Nei pressi dell'abitazione dove è stato trovato il cadavere della donna è stata trovata anche l'autovettura della vittima, finita in una cunetta con il finestrino aperto e un portafogli, riconducibile alla donna. Non si esclude che il portafoglio possa essere stato messo lì come messinscena.
Le liti familiari
Secondo quanto si apprende, la donna litigava da tempo con il resto della famiglia per questioni ereditarie. Il marito della vittima, Giorgio Violoni, che in passato aveva giocato a calcio con la squadra del Maccarese e poi con le giovanili della Lazio, è morto nel 2020. Il figlio, che ha trovato il corpo della madre, è impiegato come guardia giurata all'aeroporto di Ciampino.
Il dolore dell’amica
«Stefania era una donna dolcissima, non so cosa sia successo. Sono venuta a prendere i gattini che erano in casa e non volevo lasciarli soli. Soffriva tanto dalla morte del marito. Non posso credere che qualcuno possa averle fatto del male, era sempre disponibile, si rivolgeva sempre con tanto cuore, con tanto amore, non capisco come sia potuto succedere – spiega una amica di Stefania Camboni – Non ho mai sentito discussioni, so che con il figlio andava d’accordo - continua - .Era tranquilla, siamo uscite anche a bere insieme. Ma era tanto depressa, col marito stava insieme da ragazza».