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Lavoro

Piombino, acciaio: settimana calda, confermato lo sciopero

di Luca Centini
Piombino, acciaio: settimana calda, confermato lo sciopero

Mercoledì i sindacati da Ferrari, giovedì la riunione al ministero. I progressi con Metinvest non scacciano le ombre su Jsw e Magona

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PIOMBINO. I passi avanti verso la sottoscrizione dell’accordo di programma con Metinvest Adria non basta a sgombrare il campo dalla nebbia sul presente, con lo stallo dell’intesa con Jsw Steel e la situazione che resta preoccupante per Liberty Magona. Per questo, nonostante la convocazione per il prossimo 22 maggio di una riunione considerata «decisiva» per sbloccare il dossier relativo alla costruzione della nuova acciaieria, i sindacati hanno confermato lo sciopero in programma il prossimo 23 maggio. Un’iniziativa di protesta senza precedenti, visto che si terranno due assemblee di fronte alle direzioni di Jsw Steel e di Liberty Magona, le due principali aziende del polo siderurgico. Per i sindacati metalmeccanici, insomma, i segnali lanciati dal ministro Urso sono importanti per le prospettive del polo siderurgico. Ma i problemi contingenti di Jsw e Liberty Magona restano tutti sul campo e rischiano di mandare a gambe all’aria il polo dell’acciaio prima che il progetto di rilancio possa concretizzarsi.

Settimana calda

Il primo passo di una settimana che si preannuncia molto intensa sul fronte dell’acciaio si concretizzerà mercoledì. Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e l’assessora al lavoro Sabrina Nigro, infatti, hanno convocato in municipio i responsabili dei sindacati metalmeccanici che saranno informati sul percorso che dovrà condurre le istituzioni alla firma dell’accordo di programma con il gruppo Metinvest Adria. Il gruppo italo-ucraino ha ricevuto dal Ministero il testo «che integra le osservazioni dei firmatari – ha spiegato l’amministratore delegato di Metinvest Adria, Luca Villa – . Il documento risulta coerente con le aspettative di Metinvest Adria e auspichiamo che venga accolto da tutte le parti coinvolte, così da poter procedere verso la definizione dell’Accordo di programma quanto prima». Difficilmente, dunque, la firma dell’accordo avverrà il 22. L’obiettivo del ministero è tuttavia di uscire dalla riunione con una bozza di testo finalmente condivisa, frutto della sintesi di un lavoro portato avanti da mesi. «Abbiamo appreso dalla stampa dell'incontro al Ministero il prossimo giovedì e del fatto che noi non saremo presenti – commenta il segretario della Uilm Lorenzo Fusco – Abbiamo fissato un incontro di aggiornamento per mercoledì con il sindaco ma chiaramente chiediamo di essere coinvolti a seguito dell'incontro al Mimit. A fronte delle dichiarazioni del ministro Urso, dove si ribadisce l'interesse nazionale dello stabilimento di Piombino, diamo per scontato che all'interno dell'accordo di programma ci sia la tutela di tutta l'occupazione come da sempre abbiamo richiesto. Si parla di una tappa fondamentale del percorso: a noi certamente interessa la firma dell'accordo, ma in questi anni ne abbiamo vissuti troppi che non sono andati a buon fine, noi saremo tranquilli solamente quando ci saranno gli investimenti e i nuovi impianti in marcia».

Una posizione simile a quella del sindacato Fiom Cgil, intervenuto con David Romagnani: «Come Fiom ci aspettiamo che l’accordo sia pubblico, trasparente, monitorabile, contenga clausole risolutorie in caso di inadempienza, e quindi preveda strumenti vincolanti per il rispetto degli impegni assunti, inclusa una verifica costante con i rappresentanti dei lavoratori. È indispensabile che venga attivato un comitato di monitoraggio permanente, con la partecipazione delle parti sociali, del Comune e della Regione Toscana, per garantire il rispetto del cronoprogramma e delle ricadute occupazionali ed ambientali».

Lo stallo Jsw Steel

L’incontro tra i sindacati e il sindaco, tuttavia, non si limiterà al dossier Metinvest. I sindacati chiederanno spiegazioni anche sul percorso che dovrebbe condurre alla firma dell’accordo di programma tra le istituzioni e Jsw Steel. Solo pochi giorni fa, nel corso di un consiglio di fabbrica drammatico, i sindacati hanno lanciato l’allarme per una situazione bloccata. Sia sul fronte dell’accordo di programma, sia sull’iter della variante urbanistica che dovrebbe porre le condizioni per l’intervento di revamping del treno rotaie. I sindacati denunciano una “contrazione” della commessa con Rfi e lanciano l’allarme sull’attività del treno rotaie. Insomma, se il nuovo impianto di Metinvest dovrebbe entrare in marcia nel 2028, l’unico impianto ad oggi operativo potrebbe fermarsi. Un quadro che necessariamente avrebbe delle ripercussioni anche sul fronte dell’occupazione.

Liberty: spia accesa

Resta alta anche l’attenzione sulla situazione di Liberty Magona. I sindacati confidano nella conclusione della procedura di vendita, con l’ingresso di una nuova proprietà al posto del gruppo anglo indiano Liberty. Secondo quanto raccolto ci sarebbero 2-3 soggetti interessati all’acquisto del sito piombinese, in grande difficoltà per i problemi finanziari del gruppo iniziati con il fallimento della banca d’affari Greensill. La prossima settimana dovrebbe arrivare a Piombino una nave carica di coils che dovrebbe garantire la marcia degli impianti. La notizia del sequestro dell’Afo1 dell’ex Ilva di Taranto, tuttavia, getta ulteriori ombre sulla capacità di approvvigionamento di semiprodotti per il sito piombinese, che il governo si era impegnato a garantire favorendo un accordo con Acciaierie d’Italia. 

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