Il Tirreno

Pescia «Alle 9.45 la coda era quasi alla porta principale, sono tornata più tardi ma la coda era ancora molto lunga. E c'era un unico addetto allo sportello». Inizia così la segnalazione dei disservizi patiti all’ufficio anagrafe del Comune di Pescia, in piazza Mazzini, da parte di una nostra lettrice, Alessandra Giuntoli, che si era recata allo sportello per rinnovare la carta d’identità.

Prosegue nella sua testimonianza: «La temperatura nel corridoio di attesa era già alta e ad aspettare vi erano anche bambini, neomamme, anziani. Come se non bastasse qualcuno è passato avanti nella fila, anche se era rientrato dopo essere uscito per dirigersi a un negozio o chissà dove altro. I toni si sono alzati, ma ciò non è servito a rimettere tutto a posto».

Va avanti: «A mezzogiorno il portale con il quale è possibile fare la domanda di rinnovo patente si chiude, per cui sono stata costretta a tornare a casa dopo aver perso più di un'ora in coda, aver pagato il parcheggio e dopo non aver ottenuto un bel niente».

E inoltre, «sono pure passata dal Comune al piano di sopra, ma ovviamente al di là della signora gentile alla portineria non è stato possibile parlare con nessuno senza dover di nuovo attendere ore». «Da cittadina mi sento veramente disgustata», sottolinea ancora la lettrice del Tirreno.

Non è la prima volta che i cittadini si lamentano delle file e del caos agli uffici comunali di Palazzo del Vicario, in cronica sofferenza di personale. La questione è finita anche al centro del dibattito politico. Adesso ci risiamo e nulla pare sia stato risolto. l

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