Marina di Massa, nave incagliata: le operazioni da compiere e l’incognita principale. Il sindaco: «Ci vorranno mesi»
Il primo cittadino aggiunge una nota di ottimismo: la veneziana Stema srl ha intenzione di procedere con celerità
MARINA DI MASSA. È ancora tutta da prevedere la tempistica con cui si interverrà sulla Guang Rong, la nave-cargo battente bandiera cipriota – di proprietà della società Sea Commander srl, riconducibile alla famiglia Boscolo Contandin di Chioggia – che nella tarda serata di martedì 28 gennaio si è arenata su di un lato del pontile di Marina di Massa e ha poi iniziato ad urtarlo, spinta dalla forza delle onde del mare, provocando il distaccamento dell’apice del molo, la rotonda.
Di certo c’è – aggiorna il sindaco Francesco Persiani con un nuovo incontro sulla spiaggia alle 13 di oggi, giovedì 30 gennaio – che prima dovrà essere aspirato via il carburante dai serbatoi della nave, e stiamo parlando di 102 tonnellate di gasolio; poi dovrà essere prelevato il carico di tout venant, novemila tonnellate di ghiaia di grosse dimensioni; quindi dovrà essere rimosso il relitto. «La sensazione è che ci vorranno mesi», dice il sindaco. Che aggiunge però una nota di ottimismo: la veneziana Stema srl ha intenzione di procedere con celerità; questa sarebbe la rassicurazione fatta dall'armatore al primo cittadino.
Una delle incognite è se la struttura del pontile possa essere usata come punto di appoggio per lavorare alla nave: tecnici del comune di Massa stanno verificando se sia stata o meno compromessa.
Oltre ai sommozzatori, che stanno iniziando le operazioni di verifica dello scafo della nave – per capire quali danni avrebbe subito e per arrivare ai serbatoi di carburante – al lavoro ci sono due imprese: le livornesi Fratelli Neri e Labromare; le ditte stanno delimitando lo specchio acqueo – con le cosiddette panne – a titolo precauzionale in caso di sversamento di gasolio. Le condizioni del mare – che oggi, 30 gennaio, è quasi calmo – consentono queste operazioni.