Il Tirreno

La polemica

Avenza, il Natale non abita qui: «Poche luci, un gran deserto»

di Manuela Orsini Merani
Avenza, il Natale non abita qui: «Poche luci, un gran deserto»

L’amarezza della zona storica: ci sentiamo sempre come cittadini di serie B

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CARRARA. “Mission salvare il natale ad Avenza” ha voluto ironizzare un signore in Piazza Finelli, fissando due angeli davanti alla chiesa. » La sera qui non sembra neanche di essere nel periodo natalizio è una depressione». Il Natale di Avenza fa discutere, non solo per la lettera di Michela Pinelli che ha messo a fuoco tanti punti di criticità della situazione di Avenza legata prevalentemente alle luminarie inesistenti, ma anche post sui social e conversazioni animate nelle botteghe di questa frazione alle porte della città. «Ci sentiamo cittadini di serie B qui ad Avenza, si ricordano di noi solo in fase elettorale» questo è un coro unisono nei negozi di Avenza. Elisa Buselli del bar Ischia Caffè ci riferisce che nessuno fa nulla per questa mancanza: «Come hanno messo le luci sulla strada -commenta Buselli- pensavo che le mettessero anche da questa parte di Avenza. La sera la piazza è al buio, ci sono solo gli angeli e basta. I cittadini sono rimasti male. Passeremo il natale senza luci natalizie». Dello stesso avviso anche Maria Cristina Bottici della tabaccheria Cristina, appare molto amareggiata come tanti altri commercianti, ma ha tenuto a illuminare con amore le sue vetrine. «Le mie vetrine illuminano la strada, si vedono dal ponte. -tiene a precisare- A Marina di Carrara hanno messo una palla stupenda, a Carrara idem, qui niente, solo due angeli sporchi che c’erano già gli anni scorsi e poi sono sempre i soliti discorsi». Un vuoto cosmico ad Avenza per Natale a detta di altri cittadini che si apprestano a fare acquisti in prossimità della macelleria Mosti. La titolare Barbara si unisce alle loro considerazioni: «Abbiamo questi lampioncini che fanno la veglia in piazza Finelli, ci sono stradine buie. Non fa male trovare un filo natalizio anche qui, bastava davvero poco». «Anche troppo che hanno messo gli angeli» aggiunge una signora. Altri si interrogano se faranno o meno il presepe e fa notare che mancano i negozi e forse per questo motivo manca l’illuminazione a tema natalizio. Giuliano Torre della pasticceria Torre mette in luce un’altra questione, quella ovvero della poca sinergia fra commercianti, manca un dialogo fra di loro. «Sono nato qua, è da 40 anni che sono in commercio-ci riferisce- e il caso luminarie è una faccenda costante. Il comune avrebbe potuto fare di più, ma anche i commercianti avrebbero potuto fare la loro parte. Ricordo un anno con maggiore illuminazione al tempo dell’amministrazione Zubbani. Ho partecipato come consigliere di circoscrizione all’ultima circoscrizione e anche come presidente del centro naturale un po’ho lavorato in merito a queste situazioni. Quando la gente ci lavora e si impegna i risultati si vedono. Anni fa si era illuminata quasi tutta Avenza, il comune era andato a integrare quelle zone di strada che i commercianti da soli non riuscivano a illuminare. Sono aumentate poi attività di cinesi e marocchini e non sono interessati a contribuire a questo tipo di festività». Poi ci riferisce che in zona sono rimasti solo 4 commercianti, non riescono con le loro forze a illuminare tutta la strada. Nando Guadagni del negozio Gidò calzature aggiunge: «Qui non vengono mai a proporre le luminarie, si fermano alla centrale. Il comune ha fatto pietà, ha messo due angioletti in Piazza, potevano illuminare la torre di Castruccio. Anni fa, forse con l’amministrazione dei grillini l’avevano illuminata con due fari azzurri». Ci racconta che ha fatto presente questa mancanza più volte alle amministrazioni, ma otteneva la solita risposta: non potevano illuminare il castello per vincoli delle belle arti. «Si pensa esclusivamente a Carrara, -ha voluto aggiungere Guadagni-la città prende la fetta più grossa». Sasha Biggi della Pro Loco di Avenza ci spiega che è da anni che ad Avenza non si vive più l’atmosfera del natale, a parte un anno che erano riusciti a illuminare tutto il centro storico. «Quello è stato un caso eccezionale, sono sempre stati Natali poverissimi, -ha evidenziato Biggi- abbiamo sempre goduto dei rimasugli di Carrara. Pongo un esempio se non mi sbaglio gli angeli che ci sono in Piazza Finelli erano stati collocati a San Francesco in città». Poi ci riferisce che hanno dei progetti per l’epifania e per Natale non sembra esserci nessuna programmazione, tranne una fase interlocutoria con l’amministrazione. «Tutti pensano al centro storico della città, -continua a evidenziare Biggi- mentre Avenza sta morendo, tanti i negozi sfitti, saracinesche abbassate. In via Sforza una volta c’erano le attività, erano calamite del commercio». In definitiva ad Avenza si respira una collettiva atmosfera di amarezza e disappunto, ma c’è anche chi ci racconta che ormai è abituato a vivere il Natale senza luci. 
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