Tribunale
Lunigiana, per costringerla a fare sesso con lui minaccia di uccidere lei e il figlio
Rinviato a giudizio per violenza sessuale un 39enne
09 giugno 2023
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LUNIGIANA. Il racconto, finito nella denuncia presentata ai carabinieri è drammatico. Le parole sono pesantissime: per costringerla ad avere un rapporto sessuale - secondo la ricostruzione accusatoria – ha minacciato di uccidere lei e suo figlio.
La donna 32enne (di origini albanesi ma residente da tempo in Lunigiana) ha dichiarato di essere stata portata in una zona appartata da un 39enne, di origini magrebine ma residente nella stessa sua zona, che poi la voleva costringere ad avere un rapporto sessuale. «Se non stai con me ti butto nel fiume e ammazzo te e tuo figlio»: le avrebbe gridato l’uomo, così è stato trascritto in denuncia. Pagine fitte in cui viene ripercorso un pomeriggio di terrore. Terminato con un rapporto sessuale che, secondo la ricostruzione dell’accusa, la donna non voleva. E aveva rifiutato. Una vicenda delicata ( i fatti risalgono al dicembre del 2021) per la quale, il 15 novembre, si aprirà il processo a carico del 39enne albanese (difeso dall’avvocato Daniel Monni) che è stato rinviato a giudizio dal gup Dario Berrino.
Il rinvio al giudizio arriva dopo le serrate e indagini avviate dopo la denuncia presentata dalla donna alla Compagnia dei carabinieri di Pontremoli .
Nella giornata di ieri, in tribunale a Massa, il gup ha accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero Elena Marcheschi.
L’uomo, lo ricordiamo, dovrà difendersi dall’accusa di violenza sessuale: nonostante il diniego della giovane donna, sono infatti subentrare le minacce.
Il 39enne poi sarebbe passato alle mani, trascinandola con forza per i capelli . Sotto minaccia e violenza la donna era stata costretta – siamo sempre alla ricostruzione accusatoria – ad avere un rapporto sessuale.
Da questa accusa, il prossimo novembre, dovrà difendersi il 39enne.
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