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Lucchese, doccia fredda: Asacert non parteciperà al bando

Lucchese, doccia fredda: Asacert non parteciperà al bando

La società, una delle più solide in corsa per la rinascita del club, ci ripensa a poche ore dalla chiusura dei termini per la presentazione delle offerte

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LUCCA. Un segnale tutt’altro che positivo quello che arriva a poche ora dalla chiusura dei termini (giovedì 10 luglio alle 14) per partecipare al bando con il quale il Comune di Lucca tenta di fra rinascere la società calcistica della città. Asacert, una delle società più solide – in termini di garanzie per la città – tra quelle che negli ultimi giorni si erano dimostrate interessate all’operazione, ha annunciato che non parteciperà al bando per la

nuova Lucchese. “Le ultime settimane sono state un’occasione preziosa per conoscere da vicino la realtà di Lucca e per confrontarci con le sue componenti istituzionali, imprenditoriali e sociali – si legge in una nota della società diffusa nella serata di mercoledì 9 – Questo percorso ci ha confermato le potenzialità della città e il valore della sua squadra, ma ha anche evidenziato alcune complessità che, insieme ai tempi molto ristretti, non consentono oggi una valutazione approfondita delle azioni necessarie”.

Asacert è un gruppo “che costruisce ogni scelta su basi solide, con visione strategica e senso di responsabilità – prosegue la nota – Un progetto ambizioso richiede condizioni adeguate, condivisione di intenti e il tempo necessario per essere strutturato in modo sostenibile. E una realtà come la Lucchese merita esattamente questo”.

“Abbiamo affrontato questo percorso con serietà e rispetto, riconoscendo il valore sportivo e sociale che la Lucchese rappresenta per la città. Oggi non ci sono le condizioni per procedere, ma restiamo disponibili a valutare in futuro nuove opportunità” dichiara Fabrizio Capaccioli, amministratore delegato di Asacert. Che conclude: “Un sincero ringraziamento va al sindaco, all’amministrazione comunale e a tutte le persone che ci hanno accolto e sostenuto in queste settimane”.

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