Il Tirreno

PIAZZA AL SERCHIO. I carabinieri, i vigili del fuoco e il personale della Protezione Civile lo stanno cercando senza sosta da 72 ore con tutti i mezzi a disposizione. Nei boschi della Garfagnana e anche nelle province limitrofe.

Dal momento in cui sua madre – una donna ultrasettantenne secondo gli inquirenti affetta anche da patologie dovute all’età – è morta sabato all’ospedale Santa Croce di Castelnuovo lui – 45 anni, un passato burrascoso – è uccel di bosco. Sparito, volatilizzato. Le ricerche vengono portate avanti a terra e dall’alto con un elicottero e i droni. Uno scandagliare o anfratti e corsi d’acqua in cui sperare di avvistare il protagonista di un allontanamento che viene associato al dramma familiare consumatosi tra venerdì e sabato. Perché il quarantacinquenne è iscritto nel registro degli indagati. Secondo carabinieri e procura non è affatto estraneo alla morte della mamma che avrebbe colpito.

La versione della sorella

Anche la sorella dell’uomo – pure lei vittima di percosse – è stata chiamata a raccontare la sua verità ai carabinieri che con una dettagliata informativa hanno riferito gli accadimenti al magistrato di turno. La pensionata sarebbe finita in ospedale con una serie di lesioni che, non possono dipendere esclusivamente dalla caduta, e dovranno essere valutate con la massima attenzione da una perizia medico legale. Il quadro sarà più chiaro una volta che il figlio della vittima si farà vivo o racconterà quanto è realmente accaduto nella giornata di venerdì. Una vicenda iniziata in una frazione di Piazza al Serchio e conclusa in modo funesto all’ospedale di Castelnuovo. C’è il timore che, visto quanto accaduto, l’uomo possa aver compiuto qualche gesto sconsiderato e la speranza è quella di ritrovare l’indagato in buone condizioni di salute. A Piazza al Serchio si respira un clima surreale con un comunità colpita e sconvolta dall’accaduto.