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Lucca, Tambellini si allea con Etruria Retail: cosa cambierà per il gruppo alimentare

Lucca, Tambellini si allea con Etruria Retail: cosa cambierà per il gruppo alimentare

Lo storico marchio lucchese diventa Carrefour

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LUCCA. Il gruppo alimentare Tambellini, presente sul territorio dal 1923 dopo oltre 100 anni di attività, si unisce al gruppo Etruria Retail di Monteriggioni che vanta una storia lunga oltre 60 anni, iniziata a Siena nel 1961, e oggi depositaria anche del marchio Carrefour per la Toscana.

Pierluigi Tambellini, amministratore unico dell’omonima catena alimentare, spiega una scelta inaspettata e repentina. «In questo momento di forte contrazione di consumi avevamo bisogno di un partner forte che donasse alla nostra insegna di famiglia ancora più credibilità. Etruria più di ogni altra cooperativa esprime a pieno i valori del nostro gruppo ovvero: appartenenza, attaccamento al territorio e l’attenzione morbosa verso il cliente. Quindi, se da una parte attraverso la sinergia con Etruria andremo a rafforzare la qualità ed i valori locali, con il marchio Carrefour andremo ad aumentare la nostra competitività riappropriandoci anche di quei servizi di cui al momento eravamo deficitari».

Oggi sono previsti i rilanci dei supermarket di San Alessio e Lammari e tra due settimane toccherà a San Frediano e Filettole. «Sembra ieri che abbiamo aperto il primo punto vendita di San Alessio ed invece il prossimo anno festeggeremo i 30 anni di attività e vorremmo farlo in maniera importante. Quando ho iniziato questa avventura avevo circa 23 anni e la nostra prima Insegna è stata Bon Merk che apparteneva al gruppo milanese Mdo il cui presidente era Renato Viale proprietario di Bistefani. In seguito il gruppo Mdo si fuse con Italmec dando vita al marchio Di Meglio, progetto abbandonato dopo pochi anni. Allora decisi di migrare in Conad con cui sono rimasto per 15 anni e che tutt’oggi ricordo come la mia “università”».

«L’ambizione di riportare fuori il nome di famiglia sulle nostre strutture però era troppo forte come lo era il giuramento che avevo fatto al mio socio e mentore nonché zio Giuliano Tambellini che era venuto a mancare proprio in quegli anni – prosegue l’imprenditore – Per far questo avevo bisogno di un marchio che mi desse tale opportunità, un gruppo minore che cercasse di espandersi nel nostro territorio. La scelta si diresse verso Crai, gruppo di Montebelluna (Treviso) con cui sono rimasto per sette anni e che ha dato lustro e prestigio alla nostra insegna. Per motivi contrattuali mi sono concesso un anno sabbatico lontano da insegne, contratti e marchi di ogni genere affidandomi al somministrante Migross e con la sola insegna Tambellini. Oggi a 52 anni avevo voglia di rimettermi in gioco senza paura di dover ogni volta ripartire da zero. Come si auspicano tutti i miei dipendenti speriamo che questa volta sia l’ultima visto che con Etruria abbiamo progetti ambiziosi di espansione e nuove aperture». 

L.T.
 

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