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Lucca, morto a 31 anni per attacco di cuore: indagine su cosa ha ucciso Lorenzo

di Pietro Barghigiani

	L'obitorio a Lucca
L'obitorio a Lucca

Il riscontro diagnostico sul web designer per scoprire eventuali patologie congenite

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CAPANNORI. Saranno decisi oggi i tempi del riscontro diagnostico chiesto dal medico del 118 sul corpo di Lorenzo Pecchia, il 31enne deceduto in casa domenica mattina per un improvviso attacco di cuore.

Si tratta di uno scrupolo che non punta solo a capire con esattezza la causa di morte del grafico e web designer di Tassignano.

L’accertamento, che nei modi è identico all’autopsia ma senza l’obiettivo di individuare responsabilità penali, mira a verificare eventuali malattie congenite sconosciute sia alla mamma Gemma, infermiera, presente nell’abitazione di via del Marginone al momento del malore fatale, sia allo stesso Lorenzo.

Un approfondimento necessario per risalire alla possibile patologia silente in modo da essere utile come prevenzione anche ad altre persone della parentela Pecchia. Il senso del riscontro diagnostico è, quindi, duplice. Dalla causa del blackout cardiaco alle possibili misure preventive nel caso emergesse la natura congenita o ereditaria del problema di salute che domenica mattina si è portato il 31enne.

Fin dalla mattina di domenica, la salma di Pecchia è stata trasferita all’obitorio del Campo di Marte.

Solo dopo la conclusione dell’esame sarà possibile fissare i funerali che dovrebbero tenersi in settimana a Tassignano.

Una comunità sconvolta per la scomparsa di Pecchia e che si è stretta attorno alla mamma Gemma nella perdita del suo unico figlio.

Una donna costretta dal destino a trovarsi da sola al momento del malore di Lorenzo e chiamare i soccorsi. E poi assistere impotente a un tentativo forsennato di salvataggio interrotto solo quando il cuore si è fermato. Un dramma nel dramma per la madre conosciuta e stimata, non solo in paese, per la sua attività di infermiera. E ora condannata a convivere con lo strazio di un genitore che sopravvive a un figlio.

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