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L’evento

Toscana Pride, in ventimila a Lucca per il corteo arcobaleno – Video


	Due dei partecipanti al Toscana Pride a Lucca (foto Ilaria Genovesi)
Due dei partecipanti al Toscana Pride a Lucca (foto Ilaria Genovesi)

La manifestazione ha attraversato le strade del centro storico e un tratto di Mura. Giani: «La Toscana è terra di diritti e inclusione»

07 settembre 2024
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LUCCA. In migliaia – ventimila, il numero delle presenze (quasi il doppio rispetto alle aspettative della vigilia) – a Lucca per il Toscana Pride. La partenza del corteo da piazzale Risorgimento dove già dalle 15,30 hanno iniziato a radunarsi i primi partecipanti. Il corteo arcobaleno ha attraversato le strade del centro storico e un tratto di Mura per far sentire la propria voce e reclamare uguaglianza e libertà di autodeterminazione.

Il percorso

Il corteo è partito da piazzale Risorgimento intorno alle 16,30 e si è diretto a ovest in viale Cavour, viale della Repubblica e ingresso nel centro storico da Porta San Pietro, svolta a est in via Francesco Carrara, poi lungo tutta la lunghezza di corso Garibaldi fino alla rampa del baluardo San Paolino. I manifestanti hanno sfilato quindi sulle Mura urbane, fra il baluardo San Paolino e quello San Donato, scendendo poi in piazzale San Donato dove, davanti all'Ufficio di informazione e accoglienza turistica, ci sono stati gli interventi di chiusura della manifestazione.

La politica

Anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha partecipato a Lucca al Pride regionale 2024: «Sono qui, insieme alla comunità arcobaleno, per ribadire che la Toscana – ha detto Giani – è e sarà sempre una terra di diritti, inclusione e rispetto per tutti. La Regione c’è”. Erano attese molte persone: «Tra loro – ha aggiunto – anche tanti sindaci e amministratori: una presenza importante, perché la libertà di orientamento sessuale è una grande questione della democrazia e della civiltà nel nostro Paese e la Toscana, in occasione del Pride, con questa presenza forte ribadisce il suo impegno per l’affermazione dei diritti e il rispetto di tutte e di tutti: un messaggio semplice ma forte, per chiedere una società aperta, senza pregiudizi e discriminazioni». 

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