Livorno, Esciua e Mazzoni vanno al Magnozzi. Lamberti si dimette: «Una vergogna»
L’arrivo a sorpresa dopo la riunione del Club, poi con i soci finisce a strette di mani
LIVORNO. Prima le scintille, poi le strette di mano. Un pomeriggio molto strano quello di ieri al Club Magnozzi. Da raccontare.
La riunione e gli ospiti
Il Club aveva organizzato una sorta di assemblea interna per le 17.30, al centro dell’incontro proprio i rapporti con la società e la solidarietà a Curzio Galatolo, che nella riunione di venerdì con la società aveva deciso di andarsene prima «perché eravamo lì per chiedere spiegazioni e invece è diventato un processo a noi. Con toni alti e aggressivi, senza rispetto».
Ma proprio a inizio incontro ecco la sorpresa. Enrico Fernandez (presidente onorario del Livorno e presidente del Magnozzi) annuncia: «Tra poco arriveranno Joel Esciua e Luca Mazzoni per parlare con noi». La notizia non viene presa affatto bene da qualche socio. Tra i presenti c’è Galatolo, ma anche quel Moreno Billeri che pochi giorni fa era stato cacciato dopo anni di collaborazione con l’Us Livorno.
Dimissioni di Lamberti
Qualcuno dice che non va bene, «Enrico non puoi decidere come ti pare». Il più intransigente è Pasquale Lamberti, vicepresidente del Club, che poco prima delle 18 mette sul tavolo le sue dimissioni. «Esciua e Mazzoni non possono arrivare qui all’improvviso perché vogliono l’ennesimo confronto. É inaccettabile, come membri del club e come uomini, incontrare persone che si comportano in certe maniere. Io e Fernandez abbiamo già subito un episodio vergognoso il 13 aprile allo stadio. Ora è toccato a Curzio Galatolo. Il club Magnozzi merita rispetto e dignità. Nessuno nella vita - chiude Lamberti - si può permettere di trattarci come hanno fatto Esciua e Mazzoni».
Il caso-Fernandez
Quella del presidente onorario è una posizione complessa e complicata. Per una lunga serie di motivi. Di certo Fernandez durante la riunione solo tra soci ha letto un messaggio ricevuto da Esciua nel quale in sostanza gli viene detto che la sua carica di presidente onorario dell’Us e quella di presidente del Magnozzi non sono compatibili.
La riunione
Poi c’è stata la seconda parte. Quella della riunione con Esciua e Mazzoni da una parte e i rappresentanti del Club Magnozzi dall’altra (senza Lamberti). E stavolta i toni sono stati tranquilli. Si è ripercorso quanto avvenuto nell’incontro di venerdì, ognuno ha espresso la sua posizione.
Si è parlato anche della stagione. Esciua ha spiegato ai presenti che per lui la salvezza del Livorno è scontata e anzi a suo parere si può puntare anche ai playoff. Ha ribadito la fiducia in questo allenatore e in questo gruppo, spiegando di essere convinto che ci sarà un’impennata nei risultati della squadra. Poi ha ribadito che questa situazione di negatività è esagerata e che la società va avanti senza nessun problema. Naturalmente sono state date colpe anche ai giornalisti e alla Curva Nord.
L’incontro è andato avanti fino alle 20.20 e si è concluso con strette di mano tra i presenti e la sensazione che comunque lo strappo tra i dirigenti e il Club al momento sia stato ricucito. Alla fine nessuno ha voluto parlare. Nessuna dichiarazione ufficiale. Ora il Magnozzi dovrà decidere sulle dimissioni di Lamberti, mentre ci risulta che Fernandez abbia deciso di andare avanti con entrambe le cariche.