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Pielle, altro ko ma non è finita

di Alessandro Bernini
Pielle, altro ko ma non è finita<br type="_moz" />

I biancoblù se la giocano ancora alla pari a Ruvo ma cadono nell’ultimo quarto. Ennesima partita fantastica di Leonzio, fatale non avere uno straniero adeguato

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RUVO DI PUGLIA. Si va sul 2-0 e la storia si complica. Ma non è finita. Perché ancora più che in gara-1, la PL se l’è giocata alla pari con Ruvo, sprecando un po’ troppo nel momento migliore e subendo il break fatale nell’ultimo quarto. Ma il meno 11 finale non è certo lo specchio della partita.

Rimpianti

Dispiace perché nonostante abbiano steccato diversi giocatori importanti, la PL ha dimostrato di valere Ruvo. E di potersela giocare alla pari.

Probabilmente oggi la differenza tra le due squadre sta nello straniero. Ruvo ce l’ha e forte (Jackson), la PL proprio non ce l’ha: altra partita buia di Hazners con 0 punti in 3’30” (uno straniero...) e un’altra volta parziale subito con lui in campo. Quantomeno dove rinforzarsi bene la prossima stagione, è già chiaro.

Così come è chiaro che questo Leonzio è il presente e il futuro: per lui 27 punti, partita stratosferica e parziali subiti ogni volta che Turchetto lo faceva rifiatare.

Qualcosa andrà inventato per frenare Jackson che ieri sera ha chiuso con 26 punti in 26 minuti, anche se a ferire a morte la PL è stato soprattutto Isotta sul quale la difesa ha funzionato male.

Venerdì c’è gara-3. L’obiettivo è portarla sul 2-2 e poi tornare a Ruvo per giocarsela in 40’. Forza. Non è impossibile.

Muso duro e cambi

Stavolta la PL impatta bene sul match, con ben altra intensità difensiva rispetto a gara-1. Cepic ne mette subito 6, dietro si difende davvero bene e al 6’ siamo 9-14. Qui Turchetto fa tre cambi in un colpo (fuori Venucci, Kly e Cepic) che diventano 5 dopo pochi secondi e la mossa non funziona. La PL perde equilibrio, Hazners fa danni e Ruvo piazza un 6-0 che le consente poi di chiudere il primo quarto sul 21-19.

Qui inizia una gara a chi commette più errori. Certo, le difese mordono, ma Ruvo e PL sprecano anche tanto. Pensate che in 5’ di gioco il parziale è di 2-3 (23-22). Poi la fiammata della PL porta al massimo vantaggio sul 23-30 e qui per due volte sbatte sul ferro la tripla del più 10. Errori pagati a caro prezzo perché si sveglia Jackson che inizia a far canestro con 8 mani addosso e consente a Ruvo di limitare i danni all’intervallo lungo (35-36). Vantaggio che poteva essere ben più sostanzioso con percentuali più decenti rispetto a quel 3/14 da tre (tra l’altro con molti tiri aperti e costruiti anche bene).

A raffica e break

Il terzo quarto è bellissimo. Da una parte Jackson e Moreno non sbagliano nulla, dall’altra Leonzio trascina i suoi. Un paio di volte la PL prova a piazzare il break, scappa sul +4/5 ma Ruvo trova sempre il canestro per ricucire. E nel finale di frazione trova addirittura la stoccata per salire a più 5 (64-59) prima che Lucarelli metta 2 liberi che mandano all’ultimo riposo sul 64-61.

Qui ci si mettono anche gli arbitri che consentono a Ruvo di mettere le mani addosso agli esterni PL. Dì là invece diventa un fenomeno Isotta che ne mette 7 e fa crollare la PL sul meno 8 (73-65) a 7’ dalla fine.

Purtroppo è il break che la PL non riuscirà più a recuperare. A 3’24” dalla fine Isotta mette la tripla del più 9 (81-72). Una chance per tornare a meno 4 a 1’ dalla fine ci sarebbe con una tripla aperta di Venucci ma la palla sbatte sul ferro ed è come se la sirena suonasse qui.


 

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