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Livorno, il suo cuore si ferma mentre è al lavoro: salvato dai colleghi

di Francesco Turchi
Livorno, il suo cuore si ferma mentre è al lavoro: salvato dai colleghi

La moglie del corriere Amazon: «Grazie, ci avete dato una seconda vita»

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LIVORNO. La gioia per il matrimonio, il viaggio di nozze. E ancora, il compleanno speciale. Cinquanta candeline e tanto amore da condividere con la famiglia. Poi l’incubo spazza via le serenità, rischiando di prendersi la vita. Sono le 10 del 5 novembre. Federico Neri, corriere Amazon, dipendente da poco più di un anno con contratto a tempo determinato della Levante Logistica di Bari, è nella sede di Montacchiello. Sente che c’è qualcosa che non va, ha un giramento di testa. Si siede per terra. Il buio. Si risveglia 8 ore dopo, in Rianimazione a Cisanello. È stato salvato da un gruppo di angeli in carne e ossa. Tre di loro nella vita fanno lo stesso lavoro di Federico e il loro intervento nelle prime fasi dopo il malore è stato determinante. Gli altri indossano il camice, e con la loro professionalità hanno completato l’opera. L’arresto cardiaco è stato causato da una displasia ventricolare congenita, una malattia genetica ereditaria del muscolo cardiaco (miocardio) in cui il tessuto muscolare viene progressivamente sostituito da tessuto cicatriziale e grasso causando aritmie potenzialmente fatali.

Quarantadue giorni dopo, per Federico è il momento di ringraziare gli artefici della sua seconda vita. Lo fa attraverso la moglie, Alessia Cespuglio, attrice livornese. Che cita, uno per uno, gli “angeli”.

Ma prima di tutto riavvolge il nastro: «Segnali? Un anno fa mio marito aveva avuto una sincope. Ovviamente si era sottoposto a una serie di accertamenti cardiologici, che però non avevano evidenziato problemi particolari: e d’altra parte bisogna considerare che poi la displasia è stata individuata soltanto attraverso una risonanza magnetica al cuore». Intanto però c’era qualcosa che non andava: «Infatti in viaggio di nozze, gli avevo detto “io su di te ho fatto un investimento, ho preso un usato, ma deve durare. Quando torniamo a casa, dobbiamo fare di tutto per capire meglio”. Perché ingrassava, aveva spesso mal di pancia e problemi di reflusso».

Il 26 ottobre Neri festeggia cinquant’anni. Dieci giorni dopo c’è il black-out. «Subito accorrono i colleghi Giacomo Gaggini e Cosmin Mihai della Levante Logistica e Francesco Di Sacco, dipendente della ditta Logistica e Distribuzione. Capiscono subito la gravità della situazione: Federico ha una sincope convulsiva poi smette di respirare, è in arresto cardiaco».

In questa fase sono determinanti la preparazione e la lucidità. I tre iniziano le manovre di rianimazione: un massaggio cardiaco che dura quasi venti minuti. Si danno il cambio sotto gli occhi di diversi colleghi, tra i quali il supervisore Alan Mancini, che coordina insieme ad Andrea Giachini, Andrea Contatore e Mattia Soldaini l’arrivo del defibrillatore a disposizione nella sede Amazon. «Nessuno si fa prendere dal panico – sottolinea Alessia – . Tre scariche con il Dae, il cuore riprende a battere». Poi il cinquantenne viene trasportato all’Ospedale di Cisanello: «Come hanno confermato i medici, l’intervento tempestivo dei colleghi ha salvato la vita di Federico». Da quel momento comincia poi un’ondata travolgente di affetto e vicinanza di tutta la Levante Logistica, «compreso il direttore Donato Violante che nei giorni successivi ha poi chiamato mio marito per tranquillizzarlo e confermare il sostegno e l’affetto della direzione».

Mentre Federico è ancora in convalescenza («ma ora è full-optional, gli sono stati impiantati pacemaker e defibrillatore») , sua moglie ci tiene a sottolineare che «quello che è successo è stato straordinario. Non solo hanno salvato la vita di mio marito, ma anche la nostra, di tutta la sua famiglia. Grazie per la prontezza, l’efficienza, la preparazione, l’umanità. Grazie per l’amore e l’affetto. Credo che sia importante raccontare questa storia, questo è un esempio di un posto di lavoro sicuro, accogliente e comprensivo».

Tutto questo permetterà a Federico di vivere la sua seconda vita: «Eh sì, dal prossimo anno festeggeremo il compleanno il 26 ottobre e quello del 5 novembre. Lui aveva dentro di sé una bomba ad orologeria, che poteva esplodere in un qualsiasi momento. Il giorno prima del malore, per esempio, era da solo in bosco a far funghi: nessuno lo avrebbe potuto salvare. E invece il suo cuore si è fermato proprio mentre era protetto dall’universo».

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