Da Livorno si lancia la "Panificazione trascendentale": il fornaio scrittore e il libro sul pane come arte meditativa
Gianluca Morsilli da 30 anni con le mani tra lievito e farine: «Un aiuto per sopravvivere alla mia malattia»
LIVORNO Non è il classico libro di ricette sul pane “Panificazione trascendentale”. È scritto dal fornaio livornese Gianluca Morsilli, che è anche insegnante di cucina alla Scuola Tessieri di Ponsacco. Si parla di un’arte, quella della panificazione che aiuta l’autore a sopravvivere alla malattia. «Ho scelto una forma romanzata per parlare del pane. È un libro che è collegato non solo al mio lavoro, ma anche alla mia esperienza di vita. Ho avuto una malattia che mi ha segnato», si racconta lui che presenterà quel definisce il “primo libro mai scritto di filosofia del pane” sabato 22 novembre alle 17 al panificio “Il paradiso del pane” di via Toscana.
Il libro è il racconto di come panificare, una delle attività più antiche di sempre in ambito culinario, abbia fatto in qualche modo tornare la voglia di vivere a Morsilli.
«Ho collegato la mia malattia al lievito madre, alla meditazione trascendentale orientale, e ho creato un concetto tutto mio, la panificazione trascendentale», continua il fornaio.
Si tratta del «primo libro mai scritto di filosofia del pane. Non esiste niente a riguardo -afferma contento il neo scrittore-. La filosofia e la panificazione sono due delle professioni più antiche del mondo, che io sono riuscito a legare». Ma come si può descrivere la cosiddetta panificazione trascendentale?
«È un esercizio che può fare chiunque, meditativo, applicato a un mantra in movimento, dove il rinfresco del lievito madre si collega all’energia della terra, all’energia del sole, al grano che cresce -spiega Morsilli-. Il pane è stato soprattutto un mezzo che mi ha permesso di sopravvivere».
La professione di Morsilli è quella del fornaio da ben trent’anni. «Il mio è un romanzo sui benefici del pane, è un libro divulgativo -va avanti l’autore-. Sono partito nel libro dall’analisi storica, dal pane nel Neolitico, nel Risorgimento, fino ad arrivare ai giorni nostri». Non manca una riflessione a difesa dei panai. «Non esiste oggi manodopera specializzata, e i margini economici sono ridotti per i fornai, mentre trent’anni fa erano altissimi. Lo stipendio di un operaio della panificazione si è molto ridotto, e ora questo mestiere è molto meno attrattivo -spiega l’autore-. Non c’è più manodopera specializzata perché non si può pagare quanto si vorrebbe». Chiaro il messaggio che con il libro Morsilli vuole dare. «Voglio trasmettere la consapevolezza di quello che si mangia. Se ce lo produciamo da soli, tanto meglio. Va sfruttata l’energia che ci arriva dagli ingredienti di qualità -dice-. Con questo libro sto facendo una cosa non convenzionale, che mi sono inventato su due piedi».
Durante la presentazione d verrà fatto assaggiare un panettone prodotto da Morsilli.l
