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Livorno e il suo Grattacielo di cent’anni: la grande festa del Centro Artistico

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La due giorni del compleanno: ecco il cartellone degli eventi

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LIVORNO Cento anni e non sentirseli, anzi con la voglia di raccontare ai livornesi un secolo di spettacoli che hanno attraversato la vita della città: a compiere la cifra tonda è il Centro Artistico il Grattacielo, anche se il battesimo del 1925 lo vide però nascere come Teatro Saverio dal nome del gesuita (perché arte e religione nella storica sede via del Platano hanno sempre convissuto), fondatore del centro. Alla presentazione del “compleanno” Eleonora Zacchi, direttrice artistica del Grattacielo e Luciano Barsotti presidente della Fondazione Livorno. «Non siamo solo qui per parlare del passato glorioso del Grattacielo ma soprattutto del futuro e di quello che riusciremo ancora a produrre per la diffusione della cultura a Livorno» ha esordito la direttrice. Da par suo Barsotti ha ribadito « l’intenzione della Fondazione di tutelare ad aiutare tutte le realtà, come quella del Grattacielo, in prima linea nella produzione di spettacoli di valore per la città».

Con loro gli attori Sandro Andreini, Riccardo De Francesca, Luca Salemmi. Presente pure la giornalista Stefania Fraddanni che per conto della stessa Fondazione sta elaborando una ricerca sulla storia del teatro. «Se alziamo gli occhi vediamo in questa stanza i busti del conte e della contessa Pate, inglesi trasferitosi a Livorno ed abitanti a Montenero, industriali della lavorazione del marmo. Ebbene alla loro morte – ha anticipato dal suo lavoro Fraddanni – non avendo eredi lasciarono i loro beni al teatro. A Livorno meriterebbero un riconoscimento». Poi nella ricerca il ruolo in via del Platano dei gesuiti a partire da padre Egidio Guidubaldi, che nel 1956 portò il teatro dal grattacielo dell’Attias (da cui il nome) in via del Platano e di Valentino Davanzati, anima e cuore, sino alla sua scomparsa, del centro. Nello stesso edificio per volontà dei religiose sorse il primo Istituto Santo Spirito per le femmine e un collegio per i maschi da cui passò pure Carlo Azeglio Ciampi. «Non senza polemiche da parte della Livorno laica – racconta Fraddanni – per la nascita in città di un’istituzione scolastica religiosa».

Il programma. sabato 22 novembre alle 18 “Tracce di memoria”, mostra fotografica a cura di Aurora Bresci. Stessa ora, “I lunedì danteschi” dalla Divina Commedia, esposizione di canti eseguito da Fabio Leonardi e lettura del trentatreesimo Canto del Paradiso da parte di Giacomo Romano. In contemporanea “Mi de... butto dal Grattacielo” opere e vignette di Stefano Capras. Alle 19 “Il concerto del centro” con il Duo Nuages ( Scilla Lenzi e Cristina Donnini). Alle 19.30 aperitivo e brindisi. Alle 21 show teatrale “100 anni e lo spettacolo continua” con la presentazione di Eleonora Zacchi, Riccardo De Francesca e Luca Salemmi e come ospiti Emanuele Barresi, Giovanni Bondi,Carlo Bosco,Fabrizio Brandi,Alessia Cespuglio,Simonetta Del Cittadino,Ilaria De Luca, Emanuele Gamba,Claudio Marmugi, Edoardo Ripoli e Anna Romano. Domenica 23 novembre alle 16 il film “Gostanza da Libbiano” interpretata da Lucia Poli con la sceneggiatura di padre Valentino Davanzati, regia di Paolo Benvenuti che incontrerà il pubblico alla fine della proiezione. Alle 18.15 il talk show “Linguacce e cappottini” con Federico Maria Sardelli e Stefano Capras, conduce Giuseppe Mascambruno. Ingresso libero sino. Info: www.ilgrattacielo.it. l
 

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