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Palestre GimFive, la protesta non si ferma: «Dubbi su cosa ci fanno firmare»

La palestra ormai ex GimFive di Marilia, a Livorno
La palestra ormai ex GimFive di Marilia, a Livorno

La catena emiliana del fitness ha ceduto i centri toscani (due a Livorno) e umbri a GreenTheory, che per continuare a usufruire del vecchio abbonamento chiede 199 euro aggiungendo dieci mesi al contratto, che però non viene consegnato. Ma i cedenti, replicando ad alcuni utenti, spiegano di aver «fatto in modo che i tesserati potessero mantenere inalterata la scadenza». Di fatto, però, non è così e il Movimento consumatori è pronto a offrire tutela e assistenza legale

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LIVORNO. «Le condizioni generali del contratto non le abbiamo». In altre parole: l’abbonamento della palestra è stato firmato senza sapere cosa si stesse firmando. Nuova protesta degli ex abbonati della catena del fitness GimFive, che ha venduto i suoi centri livornesi (via Magnozzi, in San Marco, e via Puini, a Marilia) oltre a quelli umbri, di Fornacette (Pisa) e Grosseto al competitor apuano GreenTheory, la start-up che nell’ultimo periodo sta aprendo palestre su palestre e che proprio nella nostra città ha inaugurato una delle strutture più grandi d’Italia, al Picchianti, in via dei Ramai.

Ai vecchi tesserati GimFive, che con il vecchio abbonamento potranno frequentare fino a fine ottobre, la nuova azienda per mantenere i mesi residui del precedente contratto con GimFive propone di pagare 199 euro per dieci mesi. «Una costrizione», dicono alcuni clienti, che ora si sentono presi in giro. Alcuni hanno provato a chiedere spiegazioni al call center della catena cedente, che ha sede in Emilia, la quale sostiene: «Abbiamo fatto in modo che i nostri tesserati potessero mantenere inalterata la scadenza dell’abbonamento. Da parte loro proporre un rinnovo è un diritto, obbligare al rinnovo non rientra negli accordi». Il personale di GreenTheory tuttavia non la pensa allo stesso modo e lo stesso titolare, Alessandro Olivieri per tutti “Alex Theory”, nei giorni scorsi al Tirreno ha confermato la cosa. Dove sta la verità?

In ogni caso esplode la protesta anche per i contratti che non si possono vedere. «Potrei firmare ipoteticamente qualsiasi cosa, anche un’acquisizione di quote societarie che mi costringerebbero in futuro a risanare eventuali debiti», commenta un ex cliente GimFive di Livorno.

In effetti quando ci si reca nelle palestre appena passate di mano (da lunedì scorso per l’esattezza) i collaboratori di GreenTheory consegnano solo una scheda per la privacy, nella quale si rimanda più volte alla parola “Contratto”, che però non è allegato. Al front office delle palestre spiegano di rivolgersi al call center, ma dal servizio clienti «il tentativo di farmelo inviare non è andato a buon fine», spiega un altro cliente. Un’altra addetta di un centro toscano ha invece cercato su Google ottenendo informazioni dall’intelligenza artificiale per spiegare che il documento non è disponibile.

Insomma, monta sempre di più la protesta. E adesso lo sportello del Movimento Consumatori di Santa Croce sull’Arno (Pisa) fa sapere «di aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di utenti iscritti nelle palestre a marchio GimFive a seguito del recente subentro nelle strutture da parte del gruppo Green Theory».

«La problematica, emersa con forza anche in altre città italiane come Perugia, consiste nella richiesta, da parte della nuova gestione, di sottoscrivere un nuovo abbonamento a pagamento per poter continuare a usufruire dei servizi della palestra, non riconoscendo la validità degli abbonamenti plurimensili o annuali già pagati dagli utenti alla precedente gestione GimFive – sottolinea il Movimento Consumatori – . Infatti, sembra emergere che quest’ultima società abbia fatto sottoscrivere abbonamenti anche in prossimità del cambio di gestione. Il Movimento Consumatori di Santa Croce sull’Arno sta cercando di raccogliere le adesioni di tutti degli iscritti danneggiati al fine di avviare le azioni volte a ottenere la piena tutela dei diritti dei consumatori. Si invitano pertanto tutti gli utenti della palestra di Fornacette, e delle altre sedi coinvolte a contattare il nostro sportello per ricevere assistenza e tutela legale».

Chiunque sia interessato può rivolgersi allo sportello del Movimento Consumatori di Santa Croce sull’Arno (corso Mazzini, 53), chiamando i numeri di telefono 0571 1720378 o 334 741589 oppure scrivendo una mail movimentoconsumatorisantacroce@gmail.com.

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