Lavoratori schiacciati dai debiti: raddoppiate le richieste d’aiuto
Imprenditori, start-up, autonomi e partite Iva si rivolgono alla Camera di commercio della Maremma e del Tirreno. Devono soldi a banche, finanziarie e Agenzie delle Entrate e vogliono ripartire
LIVORNO. Imprenditori (minori o agricoli), start-up innovative e anche lavoratori a Partita Iva. Tra loro c’è chi ha acceso un mutuo con la banca per avviare (o sostentare) la propria attività e chi, invece, è già un gradino oltre, con l’Agenzia delle entrate che bussa alla porta.
Insomma, tante storie di donne e uomini che non ce la fanno più a reggere l’urto della crisi che li ha colpiti e che rischia di trascinarli in fondo a un baratro. Una fotografia scattata dalla Camera di commercio della Maremma e del Tirreno che spiega come – nel giro di otto anni – siano più che raddoppiate le istanze presentate all’Organismo di composizione delle crisi di sovraindebitamento. Anche a Livorno. Qui, dal 2016 al 2024, sono arrivate 544 istanze, di cui 95 soltanto nell’ultimo anno, segnando di fatto un massimo storico e una crescita notevole rispetto al 2023 (allora furono 72).
Cos’è
All’Organismo, istituito nel 2016 dalla Camera di commercio, possono rivolgersi consumatori, imprenditori minori, imprenditori agricoli, start-up innovative, lavoratori autonomi che si trovino ad avere un eccesso di debiti, ad esempio con istituti bancari, finanziarie, Agenzia delle Entrate. L’obiettivo è quello di proporre ai creditori un piano di ristrutturazione dei debiti secondo le diverse procedure previste dalla legge.
Come funziona
L’Organismo è un ente terzo, imparziale e indipendente che fornisce informazioni sul sovraindebitamento e valuta le richieste di chi vuole attivare la procedura, che prevede varie fasi: il debitore presenta un’istanza per la nomina del gestore della crisi ai fini della ristrutturazione dei debiti; il gestore, professionista esperto scelto dalla Camera da un apposito elenco (in cui sono iscritti 62 gestori per la provincia di Livorno, tra commercialisti, esperti contabili e avvocati), analizza la situazione e rilascia una relazione; e alla fine la palla passa al tribunale che può omologare la proposta o rigettare l’istanza.
L’aumento
«I dati dicono che l’Organismo della nostra Camera è un servizio importante: a partire dalla sua istituzione, che è una precisa scelta dell’ente, ha registrato una progressiva crescita delle istanze depositate, con un incremento delle situazioni debitorie a causa della crisi post pandemica – spiega il presidente della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno, Riccardo Breda – . Il triennio 2020-2022 è stato caratterizzato da un andamento altalenante legato alla pandemia e dal 2023 si assiste a un aumento consistente dell’attività, dando una risposta a consumatori e piccoli imprenditori, che purtroppo si trovano in difficoltà. È un’attività che la Camera svolge in stretta collaborazione con l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, l’Ordine degli avvocati, le associazioni dei consumatori delle due province e con la Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura onlus, con la quale abbiamo una convenzione per la gestione dei Centri di ascolto diffusi sul territorio nelle sedi delle Misericordie, che svolgono un lavoro fondamentale».
L’identikit
E sul fronte della tipologia di istanze, il 2024 conferma la tendenza (già in essere nel 2023) di una crescita delle richieste di aiuto e nella maggior parte dei casi è un consumatore a presentare l’istanza rispetto ai piccoli imprenditori. La procedura più utilizzata è quella della liquidazione controllata (48 per cento dei casi). Le pratiche arrivate all’Organismo a Livorno sono 53 e le procedure depositate in tribunale dal 2017 sono state 195, di cui ben 160 omologate. Negli ultimi tre anni, sulle 53 presentate al tribunale livornese, soltanto una ha ricevuto il diniego. Rilevanti anche le cifre: nel triennio 2022-2024 le procedure omologate dal tribunale di Livorno hanno permesso di ristrutturare una massa complessiva di debiti superiore a 5 milioni di euro (di cui quasi 3,5 milioni di consumatori e la restante parte di imprese); da questo totale, trattandosi di debitori incapienti, sono stati azzerati 2 milioni di euro di debiti. «Il servizio offerto dalla Camera, tenuto conto della sussistenza delle condizioni di legge, aiuta il consumatore e il piccolo imprenditore a trovare una possibile via d’uscita per far ripartire la propria attività, svolgendo una funzione fondamentale per il tessuto imprenditoriale e la tenuta economica del territorio», conclude Breda.
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