Il Tirreno

Livorno

La tragedia

Livorno, muore travolta dal bus durante la vacanza in città con il marito: cosa è successo dentro al porto

di Flavio Lombardi

	La donna è mota travolta dal bus che l'aveva riaccompagnata sulla nave (Foto Stick)
La donna è mota travolta dal bus che l'aveva riaccompagnata sulla nave (Foto Stick)

Le forze dell’ordine stanno effettuando i rilievi per ricostruire con precisione l’accaduto e accertare eventuali responsabilità

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LIVORNO. Un tour in città, tra i fossi e la Terrazza, dopo essere sbarcati dalla Queen Victoria, love boat di lusso ormeggiata all’Alto Fondale. Doveva essere la tappa toscana del loro giro del Mediterraneo e invece per una coppia ottuagenaria statunitense la vacanza italiana è diventata una tragedia. Travolti con una manovra in retromarcia dal bus shuttle della Kamal Bus service di Calci, che da via Cogorano, tre passi da piazza Grande, li aveva fatti salire a bordo per ricondurli al porto, dopo aver percorso via della Cinta Esterna ed essere entrato in porto dal varco Valessini per condurli alla nave da crociera ormeggiata alla banchina 47 davanti alla tensostruttura del terminal crociere. L’uomo, 84 anni, è stato portato al pronto soccorso dalla Misericordia di via Verdi con un forte trauma facciale e contusioni varie su tutto il corpo, la moglie, invece era già in gravissime condizioni all’arrivo dei soccorsi dell’unità della Misericordia di Antignano, è deceduta nei minuti immediatamente successivi all’ingresso nella struttura ospedaliera.

La dinamica

La chiamata dei soccorsi è partita alle 14.29 di martedì 12 agosto. Ambulanze, vigili del fuoco, polmare, polizia di frontiera, inizialmente anche la Capitaneria sono arrivati all’Alto Fondale. Difficile è stato ricostruire una corretta dinamica anche perché gli inquirenti che hanno presidiato la scena (polmare e anche polstrada) assieme al magistrato di turno, stanno ancora raccogliendo testimonianze, effettuando i rilievi del caso e studiando il luogo del sinistro. Sembra acclarato che la signora, con difficoltà a camminare, avesse bisogno di un deambulatore per poter muovere passi sicuri, ed inevitabilmente lenti. Secondo quanto ricostruito lo stesso autista, che poi l’ha investita, l’aveva appena aiutata a far scendere dal bus il deambulatore. Una volta che il pullman si è svuotato, il conducente ha iniziato a far manovra a marcia indietro per tornare in via Cogorano e caricare a bordo altri croceristi. È in questo esatto momento, che la bella giornata dei due coniugi americani si è trasformata in tragedia. Secondo le testimonianze raccolte durante la manovra i due coniugi sarebbero finiti nell’angolo cieco del bus. La signora è stata investita dal bus assieme al marito, che forse si era accorto di quel che stava accadendo ed è stato colpito al viso nel tentativo di spostare la donna. La situazione è apparsa subito disperata per entrambi, anche se fortunatamente lui, pur in condizioni serie non è considerato in pericolo di vita. Già avvisato in pronto soccorso del decesso della moglie, avrebbe anche avuto modo di telefonare ai figli per comunicare la straziante notizia.

Il viaggio interrotto

La Queen Victoria, è una nave da crociera classe “Luminosa” realizzata da Fincantieri di Marghera per l’armatore inglese Cunard Line, della lunghezza di 294 metri varata nel novembre 2007 e con un equipaggio di 900 persone. Era partita da Trieste il 28 luglio, raggiungendo Zadar e Spalato in Croazia, La Valletta a Malta, Sorrento, Civitavecchia, Marsiglia, Alghero, Messina, Napoli, ancora Civitavecchia e finalmente lo scalo di Livorno, normalmente sfruttato per raggiungere Pisa e Firenze. La coppia, assieme agli altri duemila passeggeri, avrebbe infine raggiunto Villefranche, Ajaccio, Valencia prima dello sbarco a Barcellona. Ma la nave alle 19 è ripartita senza di loro.

Il dramma dell’autista

Contattato dal Tirreno, il titolare dell’azienda di trasporti Kamal Bus ha rivolto il suo pensiero ai due coniugi, ma anche al proprio dipendente, un autista di 51 anni finito sotto choc. «È così sconvolto che probabilmente non salirà più alla guida di un bus :– raccontava –. Lavora con noi da tempo, si tratta di un autista esperto, che ha sempre fatto questo lavoro. Ora è sotto choc, neppure lui si rende conto di come possa essere avvenuto l’incidente». Al telefono, disperato, avrebbe detto al suo titolare: «Non li ho visti, ho sentito un rumore sordo e poi le urla». 

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