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Cacciucco Pride, il ritorno: «Tradizione e turismo»

di Franco Marianelli e Francesca Suggi

	A Livorno torna il Cacciucco pride
A Livorno torna il Cacciucco pride

Dopo lo stop 2024, Proloco cala le date e fa appello a rioni e ristoratori. La presidente: «Partecipate, è una festa della città e della sua identità»

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LIVORNO. Picchi di migliaia di persone. Livornesi e non. Appassionati di scoglio e turisti del palato. La grande ambizione è quella di riportare il Cacciucco Pride a quella manifestazione tentacolare che negli anni ha contagiato, ovunque in città, con la “baffo-mania”. Il grande ritorno ha già le date: dal 22 al 24 agosto.

La Proloco con la sua presidente Ombretta Bachini punta a far tornare quei due tentacoli di polpo a mo’ di finti baffi sulle facce di tutti. Come accadeva in passato. Social invasi, foto, video: dai super chef ai vip, dai labronici doc ai visitatori tutti, con “polpo-baffo” a gustarsi il “vero” cacciucco, quello “certificato” che impone alcune regole da rispettare nella preparazione.

Ieri, oggi. Dopo lo stop dell’anno passato si riparte. Alla grande. Con quel cacciucco rigorosamente con 5 C al centro della festa col suo quartier generale in piazza Grande. E condito con incontri, spettacoli, laboratori, performance artistiche, iniziative, contest e persino un ambasciatore. Che sarà il ristoratore che si piazzerà primo nei gradimenti durante i giorni del Cacciucco Pride e girerà l’Italia a far conoscere il nostro piatto di mare per eccellenza.

«Tutto gira intorno al piatto di cacciucco doc, poi cacciucco di cose, di persone, di idee, di esperienze. Questo rappresenta il punto centrale del progetto originario del 2016 anno di nascita della manifestazione: non è una sagra, qui si mangia un piatto doc, certificato che si può avere solo nei ristoranti», puntualizza Bachini. L’anno scorso la festa non fu fatta. Il Comune ritenne di “sospendere l’edizione del 2024 – come da comunicato del Palazzo Civico dell’anno passato -per impostare una riflessione su come potenziare l’organizzazione ai fini della promozione turistica per il 2025 “.

E Proloco è pronta. Anticipa. Racconta con orgoglio rispetto a un progetto che ha avuto successo anche ben oltre i confini locali.

«Come al solito ci saranno i 13 ristoranti “titolati” per l’offerta del cacciucco e altri che potranno richieder di far parte della festa. In più in piazza Grande ci sarà la “regia” dell’evento che aggiungerà al piatto di mare, anche musica e dibattiti», prosegue Bachini.

In calendario l’esibizione il 23 agosto alle 16.30 del cuoco Simone de Vanni in arte “il Bocca” con il suo “Come lo fa mi Ma…”. È il contest del cacciucco fatto in casa, sottotitolo “niente gente di mestiere”. «I partecipanti dovranno cucinare a casa un cacciucco per 1-2 persone, confezionarlo in modo creativo – spiega il cuoco – e posizionarlo sul banco in modo anonimo prima di essere assaggiato da una giuria. Al vincitore poi l’assegnazione del mestolo d’oro e 200 euro in buoni spesa». Al vincitore la fascia ed il mestolo d’oro.

Bachini lancia un appello ai ristoratori: «I ristoratori che volessero partecipare al Cacciucco Pride dovranno inviare una scheda scaricabile dal sito della Proloco www.prolocolivorno.it  per poi inviarla all’indirizzo mail info@prolocolivorno.it. Stesso indirizzo mail per coloro che volessero aderire all’iniziativa “Come lo fa mi ma”». E non si creda che sia accettato dalla Pro Loco un cacciucco “qualsiasi”: «Il pescato dovrà essere preferibilmente locale - precisa - olio extravergine di oliva, pane toscano, aglio italiano, pomodori freschi, concentrato di pomodoro italiano e niente gamberoni. L’abbinamento in bottiglia solo con vino rosso. Diffidare delle imitazioni».

Tutti coloro che volessero dare una mano per l’organizzazione della tre giorni di agosto (ad esempio i membri dei consigli di zona, i ristoratori, i titolari dei centri commerciali naturali) potranno scrivere a info@prolocolivorno. it. Bachini chiude: «Il Cacciucco Pride è risultato essere nel 2020 il secondo evento più partecipato nella regione toscana. Facciamo quest’anno in modo che diventi il primo: vorremmo aumentare sempre più il coinvolgimento della città sia a livello di ristoratori, di proposte e di eventi, quindi scriveteci. L’obiettivo è anche riaccendere l’entusiasmo dei quartieri a partecipare».


 

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