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Papa Francesco e il concerto di Nada: «Livorno? Conosco una canzone sul porto, ma non posso cantarla...»

di Stefano Taglione
Maurizio Trusendi e Annalisa Maritan con Papa Francesco
Maurizio Trusendi e Annalisa Maritan con Papa Francesco

Incontrando il comandante della polizia provinciale, Maurizio Trusendi, il Santo Padre ha raccontato della trasferta a Torino per un'esibizione della cantante del Gabbro. Il celebre brano di Piero Ciampi

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LIVORNO. Non c’è mai stato, eppure Papa Francesco Livorno la conosceva eccome. Il 19 aprile di due anni fa, in piazza San Pietro, lo ha rivelato al comandante della polizia provinciale, Maurizio Trusendi, lì all’udienza del mercoledì insieme all’attuale responsabile dei vigili di Rosignano, Annalisa Maritan, con una delegazione dell’International police association, l’ente del terzo settore che rappresenta gli agenti locali.

«Di Livorno conosco una canzone, ma qui non si può cantare...», aveva spiegato Bergoglio a Trusendi quando il numero uno dei vigili provinciali, rispondendo all’auspicio del Santo Padre «di non perdere mai il sorriso e il buonumore» aveva replicato dicendo che «a Livorno quello che non manca mai è proprio il buonumore». «Il Santo Padre – è il ricordo di Trusendi – al termine dell’udienza ci ha voluto incontrare, domandandoci vari aspetti sul nostro lavoro, era curioso. La polizia municipale di Livorno gli ha portato in dono un gagliardetto e un quadro, noi cibi e prodotti locali forniti da alcune aziende del territorio. Ho un bellissimo ricordo di lui e di quella giornata, ha sottolineato il fatto di non perdere mai il sorriso e il buonumore nella vita, la sua scomparsa mi addolora veramente tanto e ricorderò sempre dell’incontro che abbiamo avuto con lui».

La canzone in questione si intitola “Sul porto di Livorno” ed è di Piero Ciampi. «Era la dolce figlia, di un uomo solitario, tra il loro amore, il mare, lui era un pescatore. Prima un bacio, poi un altro, ogni sera un addio. Lei gli porgeva il cestino e sorrideva al destino», un passo della melodia degli anni Settanta, poi ripresa da artisti come Nada Malanima e Bobo Rondelli. Proprio alla cantautrice del Gabbro, stessa frazione rosignanese dove vive Trusendi, il Santo Padre l’aveva sentita cantare. «Abbiamo poi capito – prosegue il comandante della polizia provinciale – che Bergoglio l’aveva ascoltata durante un concerto di Nada a Torino, quando era giovane. Naturalmente non era ancora Papa, ma vescovo: andò in Piemonte a trovare alcuni suoi parenti e assistette a questa esibizione. A distanza di anni si ricordava ancora di questa canzone». «Non ho fatto in tempo a raccontare questo aneddoto a Nada, ma ora lo saprà – prosegue il numero degli agenti di Palazzo Granducale –. Lei abita in Maremma, in paese qui al Gabbro viene a trovare spesso la sorella, ma ancora non ho avuto occasione di incontrarla per dirglielo. Sono addolorato per la scomparsa di Papa Francesco, era una persona molto attenta anche alle problematiche del lavoro e all’ambiente. Il nostro è un mestiere a stretto contatto con l'ambiente e lui era molto sensibile su questa tematica. Se ne va un grande uomo». «Appena gli ho mostrato il gagliardetto di Livorno, gli si sono illuminati gli occhi e ha fatto un grande sorriso – aggiunge Maritan – Ci ha detto di conoscere la canzone di Ciampi sul porto e che l’avrebbe cantata, ma in quell’occasione non poteva. Ci ha poi incitato a fare il nostro lavoro con forza e fiducia. La sua presenza non metteva affatto soggezione: anzi, il suo sguardo buono e attento a ognuno di noi ci ha dato la sensazione di sentirci davanti ad una persona cara e al sicuro». 

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