La presidente di Asamar: «La Darsena Europa rappresenta il futuro, sarà il cuore dello scalo labronico»
Miele: «Un nostro obiettivo è lavorare per rendere attrattivi i nostri porti»
LIVORNO. Asamar, l’associazione che rappresenta i raccomandatari marittimi di Livorno ha eletto nei giorni scorsi il nuovo presidente. Al vertice dell’associazione torna Laura Miele, con la quale abbiamo fatto un “viaggio” tra presente e futuro del porto di Livorno.
È soddisfatta della nomina? Come intende svolgere il suo lavoro?
«La nomina a presidente mi rende veramente orgogliosa. La prima volta sono stata presidente dal 2012 al 2016 e ho accolto l’invito a ricoprire nuovamente la carica con grande piacere ed entusiasmo in previsione degli importanti scenari che richiederanno il nostro intervento. Mi propongo di rilanciare ulteriormente il versante pubblico dell’attività associativa pur mantenendo inalterato l’aspetto operativo, coltivato con impegno e competenza in questi ultimi anni dal Consiglio uscente. Considero di precipuo interesse il rilancio degli scali del Sistema Portuale. Il mio intento è quello di stabilire un continuo dialogo con enti e istituzioni e con le altre associazioni al fine di riconquistare fette di mercato dei vari settori merceologici che hanno subito alcune contrazioni».
Può tracciare un bilancio di questi primi dieci mesi del 2024?
«Questi mesi del 2024 costituiscono un’importante parte dell’anno corrente. Asamar, come sostenuto dal presidente Scali nella sua relazione di fine mandato, si è fatta parte attiva nel rappresentare ai vertici dell’Autorità di Sistema, unitamente alle altre associazioni di categoria, le giuste preoccupazioni per l’evidente calo dei contenitori, settore nel quale Livorno primeggiava. A Livorno, solo la Piattaforma Europa potrà in maniera importante rilanciare lo scalo: la Darsena Europa rappresenta il futuro, il cuore dello scalo labronico. A livello di AdSP stiamo cercando, insieme alle altre realtà del territorio, di portare avanti iniziative che possano rivitalizzare fin da subito questo settore così basilare per tutto l’indotto cittadino».
Come vede il prossimo anno?
«L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Settentrionale ha presentato un importante piano di investimenti nel triennio 2025-2027 evidenziato nel Programma triennale delle opere. La Darsena Europa continua a rimanere la priorità principale per il porto di Livorno e i lavori a mare si aggiungeranno a quelli a terrà che sono già in corso. Inoltre, l’Adsp si propone di migliorare la rete ferroviaria interna del nuovo porto di Livorno. Relativamente al Porto di Piombino, che definirei tra l’altro un degno corollario del porto di Livorno, il piano di investimenti include il completamento del SS398 per garantire un accesso rapido al porto e un notevole rilancio del settore siderurgico e della banchina ovest all’interno della Darsena nord. Si tratta di un’importante banchina di 400 metri con un fondale di 18 metri e consistenti aree retrostanti. Degna di rilievo anche l’area retrostante alla Darsena Nord. Si tratta di 200.00 metri quadrati di piazzali con fondali di 20 metri sui quali sarebbe determinante l’arrivo di nuovi e importanti traffici. Infine, l’armonizzazione dei collegamenti ferroviari sarà un importante valore aggiunto: un obiettivo essenziale è quello di realizzare interconnessioni ferroviarie sino alle banchine del Porto. Sarà un nostro obiettivo lavorare con molta convinzione per rendere attrattivi i nostri porti puntando non solo sul potenziamento dell’offerta intermodale, ma anche sullo sviluppo delle Zone Logistiche Semplificate e degli assi di collegamento intermodale. Ma certamente, in questo momento direi che sarebbe essenziale concludere i lavori che potrebbero rilanciare da subito il traffico contenitori destinato ai due poli operativi Tdt e Terminal Lorenzini».
Cosa vi sentite di chiedere alle istituzioni e all’autorità portuale?
«Cercheremo di migliorare e consolidare i rapporti con le istituzioni e con tutte le componenti del cluster marittimo. Asamar rappresenta i raccomandatari marittimi ed è stata più volte definita l’anello di congiunzione fra mare e terra; in questo periodo di transizione, nel quale le professioni stanno rivedendo la propria ‘’mission” e la propria “governance”, l’associazione conferma la centralità della professione del raccomandatario marittimo nella realtà portuale labronica e degli altri scali del sistema portuale collegato. Noi siamo pronti e motivati a fare la nostra parte e sono consapevole di poter contare su un consiglio direttivo capace e professionale, che ringrazio unitamente ai miei vice presidenti Giovanni Gasparini e Umberto Maneo. Un ringraziamento particolare va anche ai due past president: Francesca Scali ed Enrico Bonistalli che hanno svolto in modo competente il loro mandato».