La tragedia
Livorno, crociere a gonfie vele ma il vero fiore all'occhiello sono i ro-ro: cosa sono e i conflitti tra imprenditori
Il calo dei contenitori, per motivi geopolitici, è compensato dai buoni dati dei rotabili
LIVORNO. I ro-ro, le auto nuove in particolare, come «punta di diamante del nostro traffico portuale». E non è un caso che proprio nei mesi scorsi, lo sbarco delle navi da un terminal all’altro, abbia provocato pesanti attriti fra Grimaldi – proprietario da inizio anno di Terminal Darsena Toscana – e un gruppo di imprenditori locali fra cui il Gruppo Neri, socio per il 50% in Cilp, la Compagnia impresa lavoratori portuali, che proprio con i ro-ro lavora molto. I rotabili, complice la crisi dei container, diventano sempre più importanti per Livorno e – secondo i dati dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale – reggono il confronto rispetto al primo semestre dell’anno scorso, sfiorando un +7% di mezzi commerciali.
I dati
I porti livornesi «hanno archiviato il primo semestre dell’anno con una movimentazione complessiva che è risultata superiore alle 19,3 milioni di tonnellate – scrive l’Authority – facendo registrare un incremento del 2,8% rispetto alle 18,7 milioni movimentate fra gennaio e giugno dell’anno precedente. L’analisi delle tipologie di traffico indica un incremento del’8,3% (+4% in termini di tonnellate movimentate) nel campo dei rotabili. Con 343.000 unità sbarcate e imbarcate nei tre porti di riferimento (Livorno, Piombino, Portoferraio), i ro-ro sono oggi la punta di diamante del sistema portuale dell’Alto Tirreno, e incidono sul traffico complessivo per oltre il 50%. Buoni rendimenti anche sul fronte dei passeggeri, sia di traghetti che di crociere. Con oltre 3,8 milioni di unità, il comparto ha messo a segno un +7,7% complessivo».
Cosa sono i ro-ro
Le navi Roll-on/roll-off (chiamate anche RORO o ro-ro) sono un tipo di traghetto, progettato per trasportare carichi su ruote come automobili, autocarri oppure vagoni ferroviari.
Bene i passeggeri
Sono state 14,8 milioni le tonnellate complessivamente movimentate a Livorno, con un -3,4% rispetto al periodo gennaio-giugno 2023, secondo l’ente. ««Nonostante il decremento generale nella movimentazione complessiva – si legge nella nota dell’Authority – il primo semestre del 2024 porta in dote a Livorno risultati in sostanziale tenuta e la conferma in alcuni importanti settori di traffico, come quello due mezzi rotabili, cresciuti nel periodo di riferimento del 6,7%, a 249.822 unità. Relativamente al settore dei passeggeri, il porto ha archiviato il primo semestre del 2024 con un traffico dei traghetti di 1.067.000 passeggeri (+7,1%) e un traffico delle crociere di 342mila passeggeri (+73,2%). In aumento anche le rinfuse solide, che nel periodo di riferimento hanno messo a segno un +4,8%, attestandosi a 308mila tonnellate di merce movimentata. I prodotti forestali movimentati in “break bulk” sono invece calati del 12,5%, a 960.562 tonnellate. In calo anche il numero delle auto nuove (-7,8%), a 263.000 unità. La movimentazione complessiva dei contenitori, con 327.016 teu, è risultata inferiore del 6,1% rispetto a gennaio-giugno 2023. Il dato è stato influenzato dalla maggiore diminuzione dei container vuoti (-10,2%, 79.015 teu) rispetto a quella dei pieni (-1,8%, 224.738 teu) e dal contributo negativo del traffico di trasbordo, che tra gennaio a giugno è diminuito del 20,7%, a 35 mila teu circa».
Crociere in salita
Nel segmento passeggeri spiccano i crocieristi, che aumentano molto rispetto all’anno scorso, soprattutto per il grande impegno di Msc che ha posizionato ben tre “love boat” a Livorno. In totale, i passaggi da qui a fine anno, saranno 381, un centinaio in più di un anno fa. L’aumento dei passeggeri, infatti, per il nostro porto è del 73,2%: da 197.483 a 342.002.